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15/04/2023 06:00:00

 Petrosino e il dissesto, il sindaco Anastasi: "Unica possibilità per ripartire". Le reazioni  

Nei giorni scorsi il Consiglio comunale di Petrosino ha dichiarato il dissesto finanziario del Comune. Si arrivati a questa decisione così come riportato nella relazione del Collegio dei revisori dei conti, a causa di situazione strutturale e sistemica di squilibrio contabile e finanziario che non riguarda solo gli ultimi periodi ma risale addirittura agli anni 2014, 2015 e 2016, come rilevato dalla stessa Corte dei Conti.

Che cosa succede ora con il dissesto finanziario, come andrà avanti il Comune, e cosa si potrà fare? Intanto verrà nominata una commissione speciale per la gestione, ma sindaco, giunta e consiglio rimarranno in carica per la gestione corrente fino alla fine del mandato.

I motivi che hanno determinato il dissesto finanziario di un comune in disavanzo di amministrazione per quasi 19 milioni di euro: perdurante e crescente fenomeno del disallineamento entrate-uscite nella gestione dei rifiuti solidi urbani e del servizio idrico integrato; notevole ritardo nella predisposizione e approvazione dei documenti contabili dell’ente relativi dall’anno 2019 e successivi; perdurante insufficienza delle entrate correnti per coprire le spese obbligatorie; notevolissime difficoltà nella riscossione ordinaria dei tributi ed imposte e nell’attuazione di misure di contrasto all’evasione fiscale; incidenza delle spese per mutui ed anticipazioni di liquidità; elevatissima difficoltà nel garantire la piena copertura della consistente massa passiva (in corso di quantificazione); scarsa attendibilità dei residui (riaccertamento ordinario poco attendibile) un rilevante contenzioso;  ricorso stabile all’anticipazione di tesoreria, di difficile restituzione; disordine contabile e mancata azione di riordino; scarsa organizzazione degli uffici e formazione del personale spesso addetto a profili diversi dall’iter scolastico e professionale.

Il sindaco Anastasi - "È la conseguenza di uno stato di fatto a cui la politica seria, a cui una comunità quando è matura guarda, analizza, prende atto e a questa risponde" - ha dichiarato nel corso della seduta del Consiglio comunale. "C'è dissesto - ha detto Anastasi - quando un ente non riesce più a rispondere ai suoi impegni indispensabili, quando non riesce più a fornire i servizi indispensabili. Purtroppo questo ente ha tutti i parametri che vanno maledettamente in questa direzione. "Ci sono 2,5 milioni di debiti fuori bilancio mai precedentemente riconosciuti, un uso patologico dell'anticipazione straordinaria di tesoreria - l'ho trovata a 3 milioni e 600 mila euro e in nove mesi è diminuita già di un milione -, indici di pagamento a terzi con ritardi da record nazionale, 4 milioni di debiti già spalmati fino al 2051, una cronica mancanza di cassa con un conto corrente di tesoreria che aveva il primo luglio 2022 (tre giorni dopo aver giurato ed essermi insediato) meno 3 milioni e 200 mila euro". "Il dissesto è l’unica possibilità per far ripartire il comune liberandolo da un fardello insopportabile che ne impediva e sempre di più, ne avrebbe impedito il normale funzionamento. La politica che piace a me si prende sulle spalle le responsabilità. Non scappa, non scarica sulle prossime generazioni gli errori e i problemi. Ma li affronta, nel rispetto delle norme e con l’unico primario obiettivo di fare sempre l’interesse del bene comune».

Sul dissesto, e le sue cause, su cosa accadrà e come sarà gestito il Comune di Petrosino, abbiamo ascoltato il primo cittadino, Giacomo Anastasi, al Volatore di Rmc101, potete vedere qui sotto l'intervista completa:

Le reazioni, per Cambia Petrosino, movimento che fa capo all'ex sindaco Gaspare Giacalone, "il dissesto è una vendetta della nuova amministrazione...". Qui una lunga nota: Prendiamo atto che l'Amministrazione Anastasi ha finalmente raggiunto quello che è stato fino ad ora il suo unico e solo obiettivo: dichiarare il dissesto del Comune di Petrosino. Il dissesto è divenuto inevitabile - a prescindere dalle gravi inadempienze e dal giudizio di merito sui numeri, giusti o sbagliati - nel momento in cui l’Amministrazione attuale non ha provveduto a presentare il Piano di riequilibrio entro i 90 giorni previsti dalle legge; non hanno nemmeno provato a redigere tale piano sottacendone la gravissima omissione.

Avevamo già rilevato nei comunicati precedenti che la dichiarazione di dissesto arriva nonostante la acclarata non fondatezza dei calcoli/importi dichiarati e la mancanza della documentazione giustificativa obbligatoria per legge. Ma c’è di più, Anastasi nelle dichiarazioni rilasciate nelle ultime ore, omette di dire che i revisori dei conti hanno evidenziato un ulteriore errore nel calcolo della massa debitoria. Gli stessi hanno ricordato che il disavanzo è stato determinato eliminando improvvisamente 5 milioni di crediti per tasse e tributi, di fatto una sorta di maxi-condono fiscale che renderà felici i grandi evasori. Davanti alle molteplici ed inevase richieste di documenti e chiarimenti da parte dei revisori, Anastasi non ha mai sollecitato gli uffici a rispondere, non ha mai preso provvedimenti disciplinari e non ha mai provveduto a selezionare personale qualificato nel settore finanziario. Paradossale il fatto che Petrosino sarà probabilmente il primo Comune ad andare in dissesto grazie ai calcoli affidati ad un architetto che in diverse occasioni ha ammesso di non avere le competenze necessarie.

È chiaro a tutti, a questo punto, che il dissesto ha il sapore di una vera e propria vendetta politica, consumata a danno dei cittadini. Lo dimostra, infatti, la tracotanza con cui si rilasciano dichiarazioni in cui ci si erge a giudici e si emettono sentenze, incuranti delle conseguenze legali che una tale condotta certamente avrà. Si arriva perfino a fare la conta di chi la pensa diversamente, dimostrando una forte intolleranza al normale dialogo democratico.
La verità sotto gli occhi di tutti è che si è cercato di distrarre la cittadinanza dalla propria incompetenza, dal totale immobilismo e dai guai giudiziari della maggioranza per voto di scambio politico-mafioso. Qualunque cosa si possa dire o fare, non ci si può dimenticare che l’attuale amministrazione è stata eletta per una manciata di voti grazie anche al contributo della mafia. A poco servirà il circo mediatico che hanno messo su. A proposito, ci chiediamo chi dirama i comunicati stampa per il Comune, visto che non ha un addetto stampa, ma bensì un esperto del Sindaco?

Ricordiamo inoltre che sono stati completamente fermati progetti importanti per Petrosino già finanziati e che non comportano alcuna nuova spesa; come la riqualificazione di Sibiliana per 1.9 milioni di euro, la pista ciclabile di tutto il litorale e il rifacimento di Piazza Biscione per 1.7 milioni di euro, i lavori di ristrutturazione del Centro Polivalente e il completamento del sistema di video sorveglianza. Stranamente c’è solo un progetto su cui quest’amministrazione si è attivata prontamente: il progetto di accoglienza per 9 minori stranieri che ha visto finora coinvolta la cooperativa in cui ha lavorato Anastasi: con una velocità straordinaria è stata indetta una gara di appalto per oltre 1 milione di euro (addirittura senza ribasso!) e chissà chi vincerà l’appalto?
La dichiarazione di dissesto rappresenta l’ultimo atto di questa sceneggiata che va avanti da mesi. Da ora in poi, per quanto ci riguarda, ci rivolgeremo alla magistratura contabile e ogni altro organo di giudizio per fare valere le nostre ragioni a difesa della cittadinanza. Pronti a denunciare tutte le omissioni, gli errori, le inadempienze e le responsabilità, con dati e documenti alla mano. Ci affidiamo alla magistratura ordinaria, invece, per quanto riguarda le vicende giudiziarie di mafia, convinti che presto ci saranno nuovi sviluppi. Solo dei giudici terzi potranno riaffermare la verità, non certo chi vuole consumare vendette o distrarre da altri fatti gravi. L’Amministrazione Anastasi ora non ha più scuse; da oggi la litania della situazione finanziaria ha smesso di essere un pretesto per ogni inadempienza. Non si pensi di rimanere in carica con un’inchiesta per mafia in corso e continuando a non fare nulla".