La campagna elettorale per le amministrative è a tratti pure buffa, sicuramente assicura una visione della politica incerta e anche senza alcuna linea, tutto imputato sempre al fatto che i territori seguono vie diverse.
Ci si potrebbe credere se non fosse che la politica, come dunque gli schieramenti, sono delle cose serie, e ancor di più sui territori dove le alleanze così come i programmi dovrebbero essere facilmente riconoscibili, prima ancora delle persone.
Trapani è un caso di studio. E’ l’unica città che voterà, il 28 e 29 maggio, con il sistema proporzionale. Da una parte l’uscente che si ricandida, Giacomo Tranchida rifugge dalle sigle di partito, 10 liste ma non c’è neanche un simbolo. Tutte liste civiche.
Qualcuno si affanna a dire che l’area è quella del centrosinistra, perché sostenuto anche dall’onorevole Dario Safina, perché nella sua giunta c’è Enzo Abbruscato, che certo di sinistra lo è, perché uno dei suoi supporter è Camillo Oddo, non in ultimo perché una delle ultime dichiarazioni di Antonello Cracolici, deputato regionale ARS, è stata proprio in direzione Tranchida: è il candidato del PD.
Con Tranchida ci sono dieci liste, una delle quali è stata presentata sabato pomeriggio, si tratta della lista coordinata dall’assessora Rosalia d’Alì, a Trapani viaggia la storia secondo cui quella lista è composta da componenti di associazioni che hanno goduto di contributi e sponsorizzazioni da parte dell’assessorato comunale al Turismo. Questo non sarebbe nemmeno buffo ma semmai inopportuno. "Nella mia lista ci sono professionisti che non hanno bisogno di contributi da parte dell’Assessorato al turismo perché tutti ampiamente realizzati nel loro lavoro", precisa d'Alì.
A sostenere sempre Tranchida c’è la lista coordinata da Fabio Bongiovanni, vicinissimo all’assessore regionale Mimmo Turano(LEGA), che non si sposta di un millimetro e resta al suo posto, Turano viaggia da solo nel centrodestra. Nel senso che si è presentato in conferenza stampa dal candidato sindaco Maurizio Miceli, FdI, dicendo chiaramente che lui è resta uomo di centrodestra ma i suoi amici sono altrove. Senza giri di parole: la LEGA c’è ma senza lista, presenza scenica e qualche applauso.
L'unità l'ha trovata, dopo tanti tira e molla, il centrodestra. Ma debolucce le liste, che non risultano ancora terminate. Con 8 simboli in appoggio le liste saranno non più di 5 e la più forte è quella allestita da Giuseppe Guaiana.
Il candidato Francesco Brillante fa la sua corsa contro Tranchida, mira ad un ballottaggio, tra Miceli e Tranchida e a quel punto battere il sindaco uscente. Brillante, che rimane ad oggi un organico alla segreteria provinciale del PD, ha abbracciato l’area grillina più di quanto si immagini, insieme al suo inseparabile amico Piero Savona (se tanto ci dà tanto per le provinciali questi nomi torneranno in prima fila). Il Movimento Cinque Stelle è tutto contento, hanno un candidato sindaco a Trapani che rivendicano e con cui fanno progetti futuri, magari il 30 maggio a transitare con i pentastellati saranno volti noti. Ad appoggiare Brillante anche Sud chiama Nord di Cateno De Luca, con l’esponente trapanese di punta: Giuseppe Lipari. I due movimenti politici hanno battezzato la candidatura, così come lo aveva fatto Italia Viva e Azione, che hanno allestito, o tentano di farlo, una lista in appoggio che si chiama Rinnova Trapani. Il fatto è che il nome di IV e di Azione non viene mai fuori, i renziani giocano a nascondino, lo fanno anche i coordinatori provinciali, ci sono ma non ci sono. Non possono essere citati per volontà di altre forze politiche, una imposizione che i vertici di IV subiscono in silenzio, del resto i loro comunicati stampa arrivano su Marte non certo sulla Terra.
Del resto come fanno i grillini, con la promessa che Giuseppe Conte arriverà a Trapani, ad abbracciare il simbolo di IV quando Renzi e Conte se le cantano ogni 3 minuti? Responsabilità che il 29 sera la dirigenza si dovrà assumere nel caso la lista non arrivasse nemmeno al 5%.
E’ in questo grande caos che non vi è la serietà di una politica che affila le armi elettorali per la battaglia, che non si nasconde e che, invece, cerca la sua strada, che è ben diversa dalla visibilità. Una intervista, oramai, non si nega a nessuno ma la politica è una roba seria, va fatta con le idee e la consapevolezza di una appartenenza che andrebbe sbandierata per orgoglio non per spavalderia.
Dinanzi a tutto ciò l’elettore, anche se si tratta di amministrative, non è stupido, ha capito che il gioco dei partiti è fallito, che il PD ha una guerra interna che è tutta politica e non elettorale, lo è diventata successivamente, che qualcuno guarda al M5S come suo futuro e prossimo partito, che la posizione garbata di bon ton la sta assumendo Maurizio Santangelo.
E poi c’è una donna, che risponde al nome di Anna Garuccio, che è candidata sindaca, che ha le sue idee e alle quali non rinuncia pur ricordando che le stesse idee non hanno bisogno di una candidatura, né per essere espresse e nemmeno per vederle realizzate, ed è stata finora l’unica candidata che ha fatto un confronto mettendo ko uno dei competitor.
La campagna elettorale trapanese appare come l’infinita soap opera venezuelana, divisa tra apparente e mignottesca, tutto sommato “normale”, con una restituzione di disorientamento e a tratti priva di sostanza.
Tranchida conferma d'Alì
Nel segno della continuità, con un ottica più ampia: il Sindaco Giacomo Tranchida ha annunciato il quarto assessore designato: Rosalia d'Alì.
Rosalia d'Alì, imprenditrice e già assessora del Comune di Trapani, è dal 29 gennaio 2019 presidente del Distretto Turistico Sicilia Occidentale. Con la sua azienda si occupa di comunicazione ma non solo.
«Rosalia, prima ancora che una donna coraggiosa e gentile impegnata in politica al servizio della sua città, è una professionista affermata che ha prestato il proprio talento e la propria esperienza tecnica a servizio di Trapani e dell'intera provincia - afferma il Sindaco Giacomo Tranchida - , tanto nel campo del rilancio culturale e sociale, quanto turistico guidando il Distretto e creando la destinazione West of Sicily.Trapani ha bisogno di Rosalia e la ringrazio per esserci e per darmi una mano lungo questo cammino di ripresa e rilancio sociale culturale e turistico di Trapani e del territorio».
«Ho dedicato questi ultimi 5 anni - dice l'assessora d'Alì - ad amministrare Trapani sentendo forte la responsabilità di rappresentare la mia città e di avviare politiche culturali e turistiche che potessero far crescere la comunità tutta. Ho cercato di farlo sempre con assoluta dedizione e umiltà ascoltando le esigenze di tutti e optando per delle scelte utili per il bene comune. Tante le difficoltà incontrate, ma tante anche le emozioni vissute e gli obiettivi raggiunti; so che ancora c'è molto da fare e per questo sento il dovere di proseguire il percorso intrapreso e vorrei farlo sentendo forte il sostegno dei cittadini».
Oltre a d'Alì, al momento, gli altri designati assessori sono Emanuele Barbara, Giuseppe Virzì e Vincenzo Abbruscato.
Valderice, Di Gregorio apre la campagna elettorale
Il candidato sindaco di Valderice Massimo Di Gregorio ha aperto, all'Hotel Baglio Santacroce, la campagna elettorale per le Comunali del 28 e 29 maggio”.
“Il nostro progetto amministrativo – ha dichiarato Di Gregorio - è aperto ed inclusivo. Punta a superare le condizioni attuali volute dall'amministrazione uscente che ha invece scelto la strada impervia e strumentale del noi e voi. Si cresce tutti insieme, anche con le proposte di chi non condivide lo stesso percorso politico e di governo del territorio”.
“Siamo – ha aggiunto il candidato sindaco – una squadra coesa che ha come riferimento la partecipazione, il dialogo, il confronto costante. Il nostro programma non è un lavoro di sintesi e di assemblaggio di proposte. Abbiamo voluto e siamo riusciti a fare un salto di qualità. E' un programma d'idee frutto della condivisione delle necessità e delle priorità del territorio. Da noi non ci sono bandierine, non ci sono spartizioni. Altrove, credo, non possano dire la stessa cosa”.
“Valderice – ha sottolineato Di Gregorio – ha bisogno di certezze e di costruire una prospettiva di futuro. Ha bisogno di un Piano regolatore di tutti, delle comunità energetiche per produrre energia pulita e per abbattere i costi. Ha bisogno di mettere a rete i suoi polmoni verdi e di tornare ad essere un Comune solidale in grado di tenere uniti i giovani, che spesso vanno via, e gli anziani che sono una risorsa. Valderice deve avere la capacità di rilanciare il suo ruolo nell'Agro-ericino. Il Comune deve essere la casa della trasparenza e non il rifugio delle opacità”.
“La lista “La Scelta” - ha concluso il candidato sindaco - è equilibrata, determinata e consapevole del ruolo che dovrà avere nel governo del nostro territorio. Una lista forte, rappresentativa delle diverse realtà della nostra comunità, espressione della coalizione progressista e civica”.