La scuola vuole cambiare nome, omaggiando Peppino Impastato, ma il sindaco non è d'accordo.
E' scoppiata la polemica a Partinico e la nuova giunta di centrodestra, guidata dal sindaco Pietro Rao, è nell'occhio del ciclone.
Il liceo in questo momento è intitolato a Santi Savarino, giornalista fascista e senatore della Dc.
Gli organi collegiali del Liceo, però, deliberano il cambio di nome e di intitolare la scuola a Peppino Impastat, militante di sinistra ucciso dalla mafia a Cinisi 45 anni fa, il 9 maggio 1978 dopo aver denunciato attraverso i microfoni della sua Radio Aut, i boss del Paese.
Ma l'amministrazione comunale ha fatto sapere che è nettamente contraria e si appresta quindi a portare il suo no nella seduta del consiglio comunale del 19 aprile in cui sarà discussa la mozione per il cambio di denominazione.
Da qui reazioni e proteste. Il circolo "Impastato" di Rifondazione comunista accusa il Comune di preparare un "grave atto politico" che contrasta con una "scelta antimafia" degli organi della scuola.
Una vicenda simile è accaduta di recente anche a Castelvetrano, città del boss Matteo Messina Denaro, arrestato a gennaio. Dopo la sua cattura il collegio dei docenti dell'Istituto Ruggero Settimo, frequentato proprio da Messina Denaro da piccolo, avevano proposto di intitolare la scuola a Giuseppe Di Matteo, il ragazzino rapito, ucciso e sciolto nell'acido dalla mafia. Diversi genitori però si erano opposti, generando così, anche a Castelvetrano tante polemiche, in un momento in cui le telecamere di tutta Italia erano puntate sulla città. La "crisi" però è rientrata e la scuola verrà intitolata al piccolo di Matteo. A Partinico, però, la situazione è ben diversa, e anche più grave, perchè c'è l'opposizione del sindaco e dell'amministrazione comunale. Un segnale non certo bello.