Miccichè fa un passo verso il centro? E' la voce che gira da giorni sull'ormai ex leader di Forza Italia in Sicilia. Si parla di una cena a casa di Miccichè, a Cefalù, con esponenti politici di rilievo per mollare definitivamente il centrodestra.
Così si tirano in ballo i nomi di Matteo Renzi, Davide Faraone, Totò Cuffaro, Licia Ronzulli, Giorgio Mulè, Alessandro Cattaneo.
Tutti a centro, alcuni dati per transitare in Italia Viva, ma quella cena, per molti anche un pranzo o un caffè, non c’è mai stata.
Non si è consumato nulla se non qualche pensiero che ha tenuto vivo il dibattito del 25 aprile, tra un carciofo arrostito e una spaghettata.
A La Sicilia smentisce proprio Miccichè, non è tempo per voli, salti, e carambole, le idee del centro, dice, sono poche e confuse anche. Attendere tempi migliori.
Eppure lo stesso Miccichè riconosce che c’è uno spazio moderato importante e di grande rilievo, dovrebbe essere occupato, non mettendo insieme tutto e il suo contrario ma semplicemente puntando anche a rinnovare la classe dirigente che, nel frattempo, è sempre la stessa pur riciclandosi.
L’ex commissario siciliano resta un forzista, sabato non c’era al Politeama, alla convention di partito, i rapporti con Renato Schifani non sono buoni, continua a chiamarlo “Giuda”, non vuole rientrare al gruppo all’ARS ma non costruirà un soggetto politico alternativo, non guarda nemmeno ad altre forze politiche.
Miccichè c’è e resiste, il primo banco di prova saranno le amministrative, è la prima tornata elettorale in cui gli azzurri si misureranno con una guida diversa, da Catania a Trapani gli occhi saranno puntati sulle percentuali della lista e non solo della coalizione di centro destra.
Nel frattempo anche il Partito Democratico sta lavorando in campo nazionale e regionale per rafforzare i propri consensi, la segretaria Elly Schlein porta i dem oltre il 20%.
Il 30 aprile sarà a Palermo per la commemorazione di Pio La Torre, il segretario regionale del Pci che fu assassinato dalla mafia nel 1982.
Il Primo Maggio poi prenderà parte al corteo a Portella della Ginestra, dove la banda criminale di Salvatore Giuliano sparò contro una folla di contadini provocando la morte di 11 persone.