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02/05/2023 06:59:00

A Marsala ed in provincia di Trapani aumentano i casi di streptococco: farmaci introvabili

A Marsala, Trapani e in provincia aumentano in questi giorni i casi di streptococco, non solo nei bambini ma anche per gli adulti. Più precisamente si tratta di un aumento dei casi di faringiti causate da Streptococco di tipo A.

A contribuire all’incremento delle segnalazioni sono state le farmacie che hanno registrato un boom di vendite di tamponi faringei utilizzati per scovare il microrganismo responsabile.

La faringite streptococcica si presenta con mal di gola, febbre (con o senza brivido), faringe arrossata (gola rossa) e presenza di essudato tonsillare purulento (placche).

La trasmissione avviene per via aerea ed il periodo di incubazione è di 1-4 giorni, dopo il quale compaiono manifestazioni tipiche quali mal di gola, febbre con brivido e ingrossamento dei linfonodi latero-cervicali. Nei bambini, soprattutto in quelli molto piccoli, possono presentarsi anche vomito e mal di pancia.

Ma come è possibile distinguere se si tratta di un mal di gola con causa virale o batterica?
Il quadro sintomatologico risulta simile nei due tipi di faringiti, ma la presenza di ingrossamento, infiammazione linfonodale e di essudato tonsillare, oltre all’assenza di tosse e congiuntivite, possono far pensare ad un’infezione di tipo batterico piuttosto che virale.

Il kit del tampone per lo Streptococco di gruppo A risulta molto simile a quello effettuato per il Covid-19, con la differenza che in questo caso specifico il prelievo viene effettuato sfregando il tampone contro la parte posteriore della gola e sulle tonsille.

La faringite virale deve esser trattata con terapia di supporto mentre quella causata da Streptococco di gruppo A deve esser trattata con terapia antibiotica. Prima di intraprendere un trattamento antibiotico, è sempre necessario richiedere un consulto medico, in modo da trattare la patologia nel modo migliore ed evitare l’insorgere di complicanze.


L’aumento dei casi di faringiti da Streptococco A che si è registrato, è legato principalmente alla pandemia. Infatti, con il ritorno alle normali attività e a causa della riduzione degli accorgimenti igienici, oltre che dell’uso delle mascherine e di altri metodi barriera, si è visto un aumento di tutte le infezioni. Di queste, quelle che hanno avuto un incremento più significativo sono le infezioni virali dei virus dell’influenza e del virus respiratorio sinciziale e quelle batteriche dello Streptococco β-emolitico di tipo A.

Ricapitolando: questo batterio è sì a facile trasmissione di infezione ma allo stesso tempo relativamente poco pericoloso. I sintomi sono costituiti da febbre, mal di gola (a volte accompagnati dal rigonfiamento delle ghiandole del collo) e alcune volte possono presentarsi delle macchie cutanee che delineano il quadro di infezione da scarlattina e, a differenza di tanti virus stagionali, ai quali non esiste una cura specifica, può essere debellato semplicemente ricorrendo all'uso di antibiotico. Questa cura, oltre a portare la guarigione nel soggetto infetto, dopo 48 ore fa sì che il soggetto non sia più contagioso per gli altri ricucendo così, la diffusione dell'infezione. Importante è tenere presente che non è assolutamente necessario ricorrere all'uso di antibiotici se il bambino è venuto a contatto con un altro soggetto infetto, a meno che non ci siano dei chiari segni di infezione.

È almeno da febbraio che tra asili e materne si contano decine e decine di contagi da streptococco, tanto che le autorità sanitarie hanno chiesto ai medici di fare i tamponi per monitorare la situazione. Solo che da qualche settimana manca l’amoxicillina, l’antibiotico che meglio risponde all’infezione. I contagi nelle scuole si contano a decine. Mai così tanti da quarant’anni.  L’amoxicillina è l’antibiotico più indicato. Si può ricorrere ad un farmaco associato, ma non tutti lo tollerano.

Nelle farmacie manca dunque l’Amoxicillina, l’antibiotico più utilizzato contro diverse malattie infettive nei bambini, dalla scarlattina all’infezione da streptococco di tipo A. Questo medicinale è indicato nella lista di quelli attualmente carenti, pubblicata sul sito dell’Agenzia italiana del farmaco. Un elenco che cresce sempre di più: dai 3.132 farmaci carenti indicati nel dicembre scorso, infatti, si è arrivati a 3.354 nella lista aggiornata venerdì scorso dall’Aifa.