Buona la partecipazione per il Concerto del Primo maggio organizzato dal Comune di Favignana. La Libera Orchestra Popolare di Marsala ha intrattenuto il pubblico in Piazza Europa. A seguire artisti egadini che hanno risposto all’appello dell’Amministrazione comunale. E sul finire sono arrivati anche gli attori Claudio Gioè, Ester Pantano e Domenico Cantamore, con il cast della fiction “Makari”, attualmente sull’isola per le riprese della terza serie. Una grande festa collettiva con tutti e per tutti. Un concerto che ha chiuso un fine settimana di grande affluenza a Favignana con Palazzo Florio e l’ex stabilimento che hanno registrato oltre tremila visitatori.
“Una bella giornata all’insegna del divertimento ma anche dell’impegno”, dice il sindaco Francesco Forgione. “Questo è un periodo difficile, con una guerra alle porte e il tema del lavoro che ripropone per intero la grande questione meridionale oggi in Italia. Non a caso abbiamo scelto due articoli della Costituzione, l’articolo 1, che afferma che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, e l’articolo 11, che sancisce che l’Italia ripudia la guerra. Solo in un mondo di pace, di cooperazione tra il Nord e il Sud, l’Europa e l’altra sponda del Mediterraneo, ci può essere un diverso sviluppo, E per queste ragioni, assieme agli artisti egadini, che hanno accolto il nostro invito a partecipare a questo concerto, abbiamo voluto qui con noi la Libera Orchestra Popolare, un incontro tra identità, culture, donne e uomini di tutti i Paesi perché il Mediterraneo deve ritornare a essere un luogo di incontro, non di conflitti, un luogo di accoglienza, non di odio, rancore e respingimenti”.
“Siamo stati onorati di partecipare”, dice Salvatore Inguì, referente provinciale di “Libera”. “Oggi più che mai abbiamo bisogno di lanciare messaggi positivi, di pace, di integrazione, di amore, di non odio, di non violenza, parole che sono ormai desuete ma che in un momento difficile come quello attuale la nostra Libera Orchestra, formata da persone che rappresentano tutte le categorie umane, sia per provenienza etnica, sia per religione, sia per status sociale o economico, vuole diffondere. Perché la diversità è bella, è ricchezza”.