Falso in atto pubblico in concorso è il reato contestato dalla Procura di Marsala a due assistenti sociali in servizio al Comune di Castelvetrano: Anna Alaimo, di 56 anni, originaria di Licata, ma residente nella frazione Tre Fontane di Campobello di Mazara, e Anna Loredana Bruno, di 59, di Castelvetrano.
Per entrambe, il sostituto procuratore Roberto Piscitello ha disposto la citazione diretta a giudizio, fissando l’avvio del processo, davanti al giudice monocratico del Tribunale di Marsala, per il prossimo 12 ottobre. Nell’atto d’accusa, si legge che le due imputate “in concorso tra loro, nella qualità di assistente sociale (la Alaimo) e di assistente sociale specialista (la Bruno) in servizio al II settore Servizi al Cittadino del Comune di Castelvetrano, relazionando, su disposizione dirigenziale, circa le condizioni socio-ambientali della Comunità ‘Omega’ (struttura di primissima accoglienza ad alta specializzazione in Triscina)”, avrebbero omesso di evidenziare “quanto ad esse riferito dalla responsabile della comunità, Carlino Marianna, e dall’assistente sociale Cataldo Rosa, e cioè che il giorno prima la Comunità era stata teatro di una violenta rivolta da parte dei minori ospitati”. Dando così, secondo l’accusa, una rappresentazione “falsa” delle condizioni in cui era la struttura di accoglienza.
Il fatto sarebbe accaduto il 6 dicembre 2017. A difendere le due assistenti sociali è l’avvocato Maika Giacalone. La presidente della “Omega onlus”, Marianna Carlino, è “parte offesa” e a rappresentarla è l’avvocato Salvatore Rosa.