Spesso si parla delle idee di Peppino Impastato, ma queste venivano espresse nell’ambito di un attivismo politico ben preciso. Il suo impegno concreto viene ricordato in questo pensiero diffuso da La Sinistra per Castelvetrano, che pubblichiamo di seguito:
Al di là del lirismo cattedratico e della prospettiva poetica parziali su cui insiste parte degli estimatori, al fine di conoscere a tutto tondo Peppino Impastato non si può prescindere dal suo impegno politico. Partecipò al fianco di Danilo Dolci alla “Marcia della Protesta e della Speranza”. L'iniziativa saldava il tema della pace e della speranza, che con la lotta il Sud potesse migliorare, con quello dello sfruttamento del lavoro da parte dei mafiosi e dei proprietari terrieri. Crearono entrambi le prime radio libere, Danilo Dolci nel 1970 fonda la “Radio dei poveri cristi”, nel 1977 nasce “Radio Aut” attraverso cui Peppino Impastato denunciava coraggiosamente i mafiosi di Cinisi e Terrasini, compreso Tano Badalamenti, sbeffeggiandoli. Militante attivo in Democrazia Proletaria condusse le lotte dei contadini espropriati delle loro campagne per la costruzione della terza pista dell'aeroporto di Palermo in territorio di Cinisi, degli edili e dei disoccupati. Candidato al Consiglio comunale di Cinisi, nella lista di Democrazia Proletaria, fu barbaramente ucciso il giorno in cui doveva tenere il suo comizio elettorale. I brandelli di Peppino lungo i binari della tratta Trapani-Palermo si ricompongono ogni anno nella memoria condivisa di chi lo ha conosciuto, dei compagni e delle compagne, di tutti coloro per i quali non è soltanto una mera icona , in un corteo che rifiuta di essere una semplice liturgia ma che si qualifica con forza come “antifascista” e “antimafioso”.