Anche al cimitero di Salemi è emergenza loculi, a denunciare l’accaduto un imprenditore salemitano, che in un breve video lamenta la mancata sepoltura del padre dopo due mesi dalla morte.
Il defunto è in buona compagnia, pare che ci siano altre bare accatastate, un termine brutto che indica il mancato rispetto per le salme, per chi ha passato il viaggio terreno e dovrebbe riposare in pace.
La questione è delicata, perché non si tratta solo di loculi che non ci sono ma di un sentimento che i parenti vorrebbero continuare a coltivare arrivano al cimitero per una preghiera e un fiore.
@fabriziocar4NON CI SONO PAROLE SOLO TANTA TRISTEZZA
♬ suono originale - Fabrizio Car
"Mi viene da piangere, mio padre è in una stanza con altri dieci defunti, messi da parte, e noi cari non possiamo venire neanche a depositare un fiore" racconta l'uomo,
Questa situazione è comune a tante altre realtà, da Palermo a Sciacca a Trapani e in tantissime altre realtà di Enti Locali.
A Salemi è un problema che si ripresenta ciclicamente, era il 2014 quando l’allarme venne lanciato, mancavano i fondi comunali per realizzare le tombe, ed era il 2017 quando ancora si parlava di questa emergenza, che si può tramutare in situazione a rischio igienico-sanitaria in vista anche dell’innalzamento delle temperature in estate.
In altre città si sta pensando all’ampliamento del cimitero, ove possibile, a Salemi già da tempo si è pensato alla collocazione di 60 loculi prefabbricati in vetroresina, loculi che evidentemente non sono bastati per fare rientrare l’emergenza.
L’imprenditore nel video denuncia la mancata sepoltura del padre e chiede che vengano appurate le responsabilità, bisognerebbe del resto mettersi nei panni di chi vive un doloroso distacco dai propri cari e per settimane non possono nemmeno dare sepoltura al familiare.