Prima udienza, ieri mattina a Trapani del processo per la violenza sessuale alle Mura di Tramontana. Vittima, Natalia una donna ucraina di 44 anni fuggita dal suo Paese in guerra.
Alla sbarra, il processo si celebra innanzi al tribunale, un trapanese di 37 anni arrestato dalla polizia. Stamane i giudici hanno ammesso tutti i testimoni indicati dal Pubblico Ministero e dalla difesa dell'imputato ed hanno rinviato l'udienza al 28 giugno per sentire la testimonianza dei poliziotti che hanno preso parte alle indagini. La violenza è avvenuta la notte del 25 novembre 2022.
La vittima, che ha riportato delle lesioni permanenti all’apparato intestinale, si è costituita parte civile tramite il suo avvocato Fabio Sammartano. Non si conoscono i motivi dello stupro: l'uomo, difeso dall'avvocato Salvatore Galluffo, avrebbe tentato un approccio con la donna che, però, lo avrebbe respinto, così scatenando una sua violenta reazione.
Durante l'incidente probatorio Natalia ha confermato il rapporto sessuale, aggiungendo però: “Mi ha fatto una richiesta che io non ho voluto assecondare e mi ha presa con la forza”. Rapporto interrotto quando la donna ha iniziato a perdere sangue.