Il murales è completato. L'opera dell'artista Fabio Hira raffigura il piccolo Giuseppe Di Matteo sul suo cavallo, mentre salta un ostacolo. La parete è quella della scuola intitolata a suo nome. Il senso è chiaro: non solo il ricordo di una vittima innocente, di un bambino ucciso dalla mafia e sciolto nell'acido, ma uno schiaffo a Matteo Messina Denaro, nella scuola elementare che lui stesso aveva frequentato. Sì, perchè la sua diretta responsabilità nel sequestro e nell'uccisione del figlio del pentito Santino Di Matteo, è ormai accertata. E vale davvero poco l'ammissione del capomafia castelvetranese di averne ordinato il sequestro, ma non l'uccisione.
Oggi il piccolo Di Matteo, con quel murales, si trova nel quartiere in cui il boss ha vissuto. E sembra guardare proprio nella direzione in cui abitava Matteo Messina Denaro prima di darsi alla latitanza.
L'intitolazione della scuola è stata fatta. Adesso si chiede quanto tempo ci vorrà affinche la società civile possa saltare l'ostacolo più difficile di tutti: l'indifferenza.