Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
27/05/2023 06:00:00

Domani si vota: Tranchida ed il canale Scalabrino. Scontro Udi - Garuccio

Domani si vota, a Trapani come nelle altre città siciliane chiamate la voto.

Le ultime ore della campagna elettorale sono state caratterizzate dalle polemiche su alluvioni e allagamenti. Giacomo Tranchida, Sindaco uscente che si ricandida, ha convocato una conferenza stampa per dire che ha scoperto dove si trova il famoso "Canale Scalabrino".

“Bisogna andare alle origini per capire cosa è successo in questa città. Alcuni hanno preferito speculare di fatto sulla salute e non cercare di assecondare quella che è una legge della natura”. Giacomo Tranchida fa riferimento al canale Scalabrino interrato per permettere la lottizzazione del terreno.

“Grazie alla segnalazione di un cittadino, che vuole rimanere anonimo, abbiamo scoperto dove si trova il canale Scalabrino” racconta il sindaco in carica e ricandidato alle imminenti elezioni di domenica 28 e lunedì 29 maggio a Trapani.

Il canale Scalabrino incanalava le acque dalla valle di Erice al mare, secondo la direzione naturale di affluenza, quando interrato ha “letteralmente costretto a deviare il flusso d’acqua su via Marsala, su via Vespri, via Fardella allagando tutto ovunque per arrivare addirittura su un altro mare, a San Giuliano”.

Tranchida sugli allagamenti a Trapani: "Interrato il canale Scalabrino" from Tp24 on Vimeo.

Il quartiere residenziale in via Virgilio costruito “in modo regolare seppur formalmente” si trova nei pressi della Questura e alcuni palazzi sono proprio sopra il canale. La cartina topografica mostra infatti come il canale Scalabrino cingeva la stessa Questura, costeggiava la chiesa Nostra Signora di Lourdes per poi attraversare le rotaie della linea ferroviaria di via Marsala, sede ad oggi di allagamenti durante le forti piogge.

“Faremo una segnalazione alla autorità giudiziaria – dichiara Tranchida – eventualmente ci costituiremo in presenza di responsabilità di politici, tecnici, imprese eccetera chiedendo un risarcimento danni che daremo ai cittadini e commercianti danneggiati. Ho il dovere non solo di denunciare ma di trovare la soluzione”. Subito dopo l’alluvione che otto mesi fa ha colpito il trapanese, il sindaco Tranchida ha dato mandato all’ingegnere Amenta e all’ingegnere Venturini dell’ufficio tecnico, di trovare una efficace soluzione per sopperire al problema causato dal sotterramento del canale Scalabrino. Sono stati individuati quattro percorsi che potessero svolgere la funzione del canale: un canale sarà all’altezza di via Vespri e via Sieli così che arrivi direttamente dietro alla salina nei pressi di via Virgilio; un altro paio saranno nei presi del passaggio a livello di via Marsala cercando di driblare i palazzi edificati sopra quello che era il canale Scalabrino; un ultimo più a monte verso il porto che consentirà di realizzare la zona economica speciale con la strada di collegamento commerciale portuale.

Seguendo il filo d’acqua, Tranchida ha fatto riferimento ai pozzi di Bresciana sede di continui atti vandalici, sottolineando che l’amministrazione provvederà al rafforzamento dei cavi e delle strutture, aumentando la collaborazione con le forze dell’ordine per aumentare la sorveglianza sulla zona dei pozzi.
 

UDI. Come in tutte le competizioni elettorali amministrative, l’UDI ha voluto incontrare i candidati a sindaco per la Città di Trapani, per un confronto sui temi cogenti delle politiche di genere. Ecco la nota dell'associazione: "Dato per acquisito che realizzare le “pari opportunità” significa promuovere Uno sviluppo sociale sostenibile e inclusivo per le donne, partendo dall’idea di valorizzare le persone e ridurre le diseguaglianze, valorizzando le differenze, I progetti e le politiche necessarie devono promuovere la condivisione di significati e iniziative comuni, per realizzare le finalità proprie delle politiche per le pari opportunità: di uguaglianza tra uomini e donne, promuovendo la democrazia paritaria nella vita sociale, culturale, economica e politica. Per questo, abbiamo chiesto ai candidati di voler acquisire le proposte nella loro futura agenda politica, come punto di partenza: Giunta paritaria (Legge Del Rio), linguaggio amministrativo di genere, adozione del Gender European Plain, realizzare una “Casa delle Donne”, uno “Sportello genitorialità” ed uno a sostegno delle “Tre età della Donna”. Ancora, abbattimento dell’IVA per l’acquisto di coppette mestruali, assorbenti e pannolini lavabili, per un welfare di genere green. Ma, cosa fondamentale, abbiamo chiesto un serio impegno a sostegno della L.194/78, vista l’enorme incidenza di obiettori, promuovendo sia iniziative sull’educazione sessuale e all’affettività nelle scuole, sia un atto di indirizzo per la somministrazione della RU486 nei consultori. Con grande soddisfazione, rendiamo noto che i candidati Brillante, Miceli e Tranchida, sono stati disponibili all’incontro, condividendo le proposte dell’UDI - ciascuno integrando con i propri punti programmatici sui temi e anche con i propri punti di vista - soprattutto, hanno data ampia disponibilità a interlocuzioni future. Ci duole non aver potuto incontrare la candidata Anna Garuccio, che ha disdetto l’incontro, per impegni più importanti. Prendiamo atto che il confronto con l’UDI - con la sua storia, col suo bagaglio di esperienze, col suo impegno quotidiano in trincea - non sia ritenuto utile o interessante dalla candidata Garuccio, unica candidata a sindaca, da cui ci aspettavamo maggiore sensibilità proprio per questo. Chiunque amministrerà la Città di Trapani troverà nell’UDI un interlocutore, un pungolo, una collaborazione sempre in prima linea per realizzare una società realmente paritaria.

GARUCCIO. Questa la replica all'Udi di Anna Garuccio:  "La dottoressa Colli ha perso un'occasione per dimostrare di essere amica delle donne (se davvero lo è).
Con il suo vacuo intervento contro di me, dimostra l'esatto contrario. Per di più, reputo grave che sfrutti il suo ruolo all'interno dell'udi per fare campagna elettorale.
Ella dimostra infatti di essere in malafede essendo consapevole che la sottoscritta, invitata telefonicamente ad un incontro soltanto pochi giorni fa, ha accettato subito, e di buon grado, e mai declinato l’invito. La sottoscritta ha semmai dovuto disdire l’incontro appena un’ora prima della riunione, come spiegato alla Colli, a causa di un problema familiare, scusandosi e chiedendo alla Colli la possibilità di rimandare l’incontro, non di annullarlo. È una caduta di stile che ella oggi strumentalizzi un problema e alterando tanto i fatti quanto l’intenzione della sottoscritta. Gli inconvenienti possono accadere quando ad organizzare gli incontri ci si riduce all’ultimo momento. Differente sarebbe stato se la dottoressa Colli piuttosto che invitare la sottoscritta soltanto l’ultima settimana della campagna elettorale, lo avesse fatto precedentemente consentendo tanto la sottoscritta quanto alla sua associazione di organizzare l’ennesimo incontro. E ancora meglio sarebbe stato se ciò fosse avvenuto prima della consegna dei programmi elettorali che sarebbero stati certamente arricchiti alla luce dei suggerimenti dati. Tuttavia voglio rasserenare la signora Colli che non è l’unica a difendere le donne, se mai lo è stata. Se avesse letto il programma elettorale della sottoscritta si sarebbe anche accorta della ricchezza dei temi e della sensibilità, non certo nuova, nei confronti degli argomenti sollevati. La parità dei diritti non passa dalle vocali. Che senso ha declinare al femminile, correggere, sottolineare " l'errore", dire “assessorA” ad esempio se poi si è nemiche delle donne? Declinare al femminile alcune parole che, per secoli, sono state coniate al maschile, in particolar modo i nomi di professioni, è solo forma. O, per meglio dire, inutile fuffa. Che non aggiunge un solo granello ai diritti delle donne nel mondo del lavoro e in famiglia. Adesso mi rivolgo all’UDI garantendo alle associate che uno dei primi impegni che la sottoscritta assume sin da adesso qualora i trapanesi dovessero eleggerla sindaco della città di Trapani, sarà quello di incontrarle e di collaborare con loro nella difesa dei diritti umani con particolare attenzione al ruolo femminile. Auguro pertanto all’UDI un futuro roseo anche nel ruolo della sua presidenza, certa che dal confronto nascono le idee e la collaborazione, non dallo scontro".

 

MICELI. "L'amministrazione uscente, folgorata sulla via di Damasco, conferma che per contenere gli allagamenti ci vogliono le vasche di laminazione. E lo fa a due giorni dal voto. Non gli sono bastati 5 anni per arrivare a questa consapevolezza. Peccato che noi lo scriviamo da un mese nel nostro programma. Per loro ci sono voluti 5 anni in cui non hanno fatto nulla, noi è la prima cosa che abbiamo progettato". Sono queste le prime parole del candidato sindaco Maurizio Miceli dopo la “ricostruzione” dell'Amministrazione uscente. “Le vasche di laminazione rappresentano il primo intervento per prevenire gli allagamenti – prosegue Maurizio Miceli – ed oggi sentire dalla voce del dirigente che la nostra proposta è quella che i tecnici del Comune ritengono di dover attuare rappresenta la sconfitta dell’amministrazione uscente. Mi chiedo cosa abbia fatto nei cinque anni di mal governo della città. Le parole dell’ingegnere Amenta certificano l’incapacità amministrativa del sindaco uscente, la stessa incapacità che, in questi mesi, abbiamo denunciato continuamente. Tranchida, fortunatamente, rappresenta il passato e tra pochi giorni si andrà al voto. Saranno i cittadini a spiegargli che bisogna guardare al futuro, ed il futuro siamo noi, con idee e progetti veri, in grado di risollevare la città e, partendo dai servizi essenziali, consentirle di tornare ad essere protagonista”.