Si svolgerà Domenica 11 Giugno l’escursione al Vallone Zangara, ottava tappa di “Castelvetrano da scoprire”,
inizialmente fissata al 20 Maggio ma spostata per il maltempo. Il Vallone (Landro di c.da) Zangara, sottostante il Castello della Pietra, ricade nel territorio del comune di Castelvetrano (TP), in prossimità del fiume Belice; riveste un interesse straordinario per l’importante stratigrafia geologica e per la ricchezza del paesaggio naturale (flora e vegetazione, fauna vertebrata, ecc.).
Il sito è stato abitato sin dall’antichità in età preistorica: su una delle pareti del canyon si trovano resti di mura che hanno fortificato questa parte e dato il nome Castello della Pietra all’area; inoltre nelle vicinanze sono visibili le tracce di capanne circolari che fanno ritenere possa aver ospitato un villaggio; il vallone Zangara presenta all’interno una folta macchia mediterranea ed una importante stratigrafia geologica, in alcune zone ben visibile, che rendono il sito di notevole interesse geologico, naturalistico oltre che archeologico.
Dal punto di vista morfologico, il canyon si presenta come una valle tortuosa ; questa valle si sviluppa per ca. 650 m e presenta una larghezza compresa tra 25 e 50 m e una profondità massima di ca. 25 m; le pareti presentano i segni dell’intervento degli agenti atmosferici che le hanno modellate e consentito nel tempo riparo per la nidificazione a diverse specie di uccelli sia stanziali che migratorie
La vegetazione della macchia mediterranea, sostituita quasi ovunque nel territorio circostante da uliveti e vigneti, è ampiamente rappresentata; l’accesso, facilmente consentito dai proprietari dell’azienda agricola circostante, avviene attraverso un cancello: da qui si scende attraverso un viottolo costeggiato da una vegetazione lussureggiante : si possono osservare carrubi, pioppi, olmi e salici; nelle zone più assolate si possono trovare invece l’alaterno, il cappero, il timo, la ferula ,il mirto e la palma nana; nel vallone è inoltre presente una roverella secolare di circa 400 anni.
“Castelvetrano da scoprire” nasce nel 2017 con lo scopo principale di far conoscere e/o approfondire la conoscenza di siti di particolare rilevanza, sia architettonica che paesaggistica, presenti nel territorio castelvetranese; il progetto, condiviso fin dall’inizio dal Circolo Crimiso di Legambiente e dalla Proloco Selinunte-Castelvetrano, ha in seguito visto l’adesione della sezione locale di Italia Nostra e in ultimo dell’Archeoclub Emi Selinios .
Fra i siti visitati e raccontati: la chiesa dei Cappuccini, la chiesa Madre e la chiesa del Carmine con le annesse catacombe; il Convento dei Minimi, il teatro Selinus, residenze private con arredi di particolare pregio, il sito archeologico di Marcita con la vicina chiesa di Trinità di Delia, il baglio Cusa-Amari con le adiacenti cave Barone-Latomie.
Nell’immediato futuro le chiese di San Giovanni, della Madonna di Loreto e di Porto Salvo, del Crocifissello, la cappella Gallo, bosco di Birribaida …….per accrescere la conoscenza e la consapevolezza della necessità di fornire un contributo alla salvaguardia del territorio.