La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 30 anni di carcere per il boss palermitano Vincenzo Galatolo, per la strage di Pizzolungo. L’attentato, con un’autobomba, che il 2 aprile 1985 aveva come bersaglio il giudice carlo palermo. Ma nell’esplosione morirono Barbara Rizzo e i figli Salvatore e Giuseppe Asta.
Al boss palermitano il 5 aprile del 2022 era stata confermata in secondo grado la condanna a 30 anni di reclusione dalla Corte di Assise di appello di Caltanissetta, anche lui tra i mandanti dell’attentato che Cosa nostra organizzò per uccidere il magistrato Carlo Palermo a Pizzolungo il 2 aprile 1985. Il 13 novembre del 2020, 35 anni dopo quella strage Galatolo veniva invece condannato in primo grado. Ad accusare Galatolo anche la figlia Giovanna, divenuta collaboratore di giustizia.
La cassazione ha respinto il ricorso del boss palermitano, rendendo così definitiva la condanna.
In precedenza per la stessa strage sono stati condannati il boss di Corleone Totò Riina, il capo mafia di Trapani Vincenzo Virga e ancora Balduccio Di Maggio e Nino Madonia.