Aveva diffamato un veterinario e il tribunale di Trapani, pertanto, lo aveva condannato. Ora, però, per l'animalista Enrico Rizzi è arrivata l'assoluzione.
La terza sezione penale della Corte d'Appello di Palermo, infatti, ha sancito che “il fatto non sussiste”, ribaltando la sentenza di primo grado. Ergo, assoluzione.
I fatti risalgono all'aprile del 2018 quando Enrico Rizzi era intervenuto a Custonaci dove era stata rinvenuta la carcassa di un cane che era stato bruciato. Riferendosi a Giuseppe Loria, in un post pubblicato sui social, Enrico Rizzi aveva scritto “un veterinario era felice del fatto che il cane fosse morto”. Offese che l'animalista trapanese avrebbe ribadito nel corso di una diretta radiofonica su Rmc 101.
Denunciato dal medico, che nel procedimento si era costituito parte civile, Enrico Rizzi venne condannato, dal tribunale di Trapani, a quattro mesi di reclusione per il reato di diffamazione aggravata.
Contro la sentenza, assistito dall'avvocato Alessio Cugini del Foro di Roma, Enrico Rizzi ha presentato ricorso. La Corte d'Appello ora lo ha assolto.