Un giorno in barella, in attesa di ricevere cure e di essere trasferita. E’ quanto ha dovuto subire una donna, con una emorragia cerebrale, all’ospedale di Marsala. Il caso è emerso nei giorni scorsi in consiglio comunale, dove sono stati denunciate carenze e disservizi.
La sanità in provincia di Trapani alterna momenti di efficienza e disservizi. Al Paolo Borsellino di Marsala mancano posti letto, c’è una carenza di personale, si aspettano ancora che alcuni reparti entrino pienamente a regime dopo la tragedia del Covid. In tutto ciò, accanto c’è un padiglione Covid che rischia di essere l’ennesima incompiuta, e che farebbe comodo a dare respiro ad un ospedale in affanno.
Alcuni casi, vicini a definirli di malasanità, sono stati denunciati in consiglio comunale, in una delle ultime sedute. Sono casi che fanno capire quanto sia complicata la situazione all’ospedale di Marsala, ma anche della sanità della provincia di Trapani.
Un episodio, clamoroso, ad esempio, è stato riferito dal consigliere Nicola Fici.
Una donna, qualche giorno fa, è arrivata in ospedale con una emorragia cerebrale. Ed è rimasta lì, in una barella, per un giorno in attesa del trasferimento. “Alla faccia della tempestività. Complimenti all’Asp”, dice sarcastico Fici, in aula. Il consigliere ricorda che l’unità operativa di Neurologia ancora oggi non è attiva, eppure è prevista nell’atto aziendale. “E’ raccapricciante quello che succede. Non siamo in grado di assicurare i servizi per una città normale. Il sindaco deve pretendere dall’Asp l’attuazione dell’atto aziendale, e far sentire il dissenso proveniente dalla cittadinanza”.
Una vicenda simile la racconta Pino Carnese. E’ quella di una donna colpita da un ictus che per fare una consulenza neurologica “ha fatto il giro di mezza Sicilia, perchè a Marsala non era possibile”. Carnese rivendica la necessità dell’attivazione di Neurologia, “in qualsiasi ospedale ci deve essere almeno un ambulatorio”. Tra l’altro, adesso, con l’arrivo dell’estate e gli incidenti sempre più frequenti i consulti neurologici, oltre ai servizi di ortopedia, sono quanto mai necessari. “Questi disservizi possono capitare ad ognuno di noi, facendo gli scongiuri”, chiosa Carnese che spinge il sindaco ad essere più operativo, “anzichè fare le passerelle”.
Ma uno dei problemi più marcati nell’ospedale di Marsala, come negli altri della provincia, è quello della carenza di personale. Nei prossimi giorni, tra l’altro, l’Asp annuncerà l’assunzione di 60 nuove figure per gli ospedali trapanesi.
Ma per Pino Ferrantelli “la politica vuole annientare i reparti esistenti”. C’è ad esempio l’Utic che ha soltanto cinque posti letto. A questo, però, si aggiunge il fatto che dopo il pensionamento del primario è stato dato incarico ad interim ad un cardiologo che contemporaneamente è primario a Castelvetrano sarebbe di servizio anche in altri ospedali. “Come se l’ospedale di Marsala non avesse menti e intelligenze per questo ruolo”.
Insomma, i problemi dell’ospedale di Marsala, continuano ad essere tanti. Rosanna Genna è polemica, e accusa i consiglieri di aver fatto scena muta quando ci fu il consiglio comunale aperto sulla sanità. “Andiamo ad incatenarci all’ospedale per protesta. Non possono venire qui a fare la passerella, e noi gli offriamo anche il caffè…”.
I posti letto che mancano, la carenza di personale, una serie di disservizi. E poi accanto il padiglione “Covid”, una struttura che doveva essere pronta in pochi mesi, che invece è ancora lì, ferma, incompleta, e chissà se verrà mai terminata.