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23/06/2023 20:33:00

Trapani: il giudice respinge la richiesta dell’equipaggio Iuventa

 Durante l’udienza preliminare del processo Iuventa tenutasi oggi a Trapani, il giudice ha respinto la richiesta dell’equipaggio della nave di ricerca e soccorso – incriminato insieme ad altri per aver soccorso rifugiati e migranti in pericolo in mare – circa la possibilità di sottoporre le accuse a loro carico al vaglio della Corte Costituzionale italiana.

“La sentenza di oggi è un duro colpo per la ricerca di giustizia dell’equipaggio della Iuventa, e per tutti coloro che hanno coraggiosamente mostrato solidarietà ai migranti e ai rifugiati”, ha dichiarato Elisa De Pieri, ricercatrice dell’Ufficio regionale europeo di Amnesty International. Le persone sotto processo hanno aiutato persone in pericolo in mare. Il processo contro di loro per presunto ‘favoreggiamento dell’immigrazione irregolare’ non sarebbe mai dovuto iniziare”, ha aggiunto De Pieri.

"Se il giudice avesse accettato la loro richiesta di rinviare le accuse per un riesame, si sarebbe aperta la possibilità per la Corte Costituzionale – e per la Corte di Giustizia europea – di rivedere il reato di ‘favoreggiamento dell’immigrazione irregolare’, e di considerare le possibili modalità per prevenire che sia usato, in modo del tutto inappropriato, contro i difensori dei diritti umani, i rifugiati e i migranti che assistono le persone in difficoltà”, ha evidenziato De Pieri.

“I dettagli di questa denuncia sono squisitamente tecnici, ma la sostanza è semplice: garantire che una legge volta a criminalizzare il traffico di esseri umani non venga strumentalizzata per colpire familiari, amici, difensori dei diritti umani e altre persone che agiscono per solidarietà e umanità. Allo stato attuale, il reato di ‘favoreggiamento dell’immigrazione irregolare’ viene utilizzato per punire persone che stanno semplicemente salvando vite umane senza trarne alcun vantaggio economico. Ciò è in contrasto con i principi di necessità e proporzionalità della Costituzione italiana e del diritto internazionale sui diritti umani, compreso il diritto dell’Unione europea.

“Con così tante persone a un livello di disperazione tale da rischiare la vita per accedere alla protezione e alla sicurezza in Europa, è urgente che si proceda a una riforma del reato di ‘favoreggiamento dell’immigrazione irregolare’, ma anche che si ponga immediatamente fine alla sua applicazione dannosa e scorretta nei confronti di persone che salvano vite umane. La decisione di oggi è deludente, ma non è definitiva. Continueremo a sostenere l’equipaggio di Iuventa e i loro avvocati per ottenere un cambiamento sistemico a tutela degli atti di solidarietà”.