Il ballo delle deleghe alla Regione è iniziato ma no quello dei nomi, nessun rimpasto almeno per ora. Schifani prende la delega sulla programmazione e Pnrr, che aveva Marco Falcone. Luca Sammartino, attuale vice presidente si occuperà anche dei rapporti tra l’ARS e l’esecutivo regionale, un pontiere per tutto quello che sta accadendo e per gli attacchi che lo stesso presidente, Renato Schifani, sta ricevendo da Cateno De Luca e da Gianfranco Miccichè.
De Luca promette battaglia e di spaccare la maggioranza, la norma sui grandi eventi non è passata, niente fondi dunque per Taormina, l’asse con l’ex presidente dell’ARS è avviato da mesi.
Sulle accuse a Schifani lanciate da De Luca, in merito all’emendamento in questione, è intervenuto il capogruppo ARS di FI, Stefano Pellegrino: “L'onorevole De Luca non smette mai di sorprendere per l'evidente incapacità di tenere comportamenti e usare toni consoni ai ruoli istituzionali che ricopre. Riesce nel giro di poche parole a dire che vorrebbe incontrare il Presidente Schifani, salvo poi accusarlo di "far prevalere la logica politico mafiosa sull’interesse dei siciliani”. Se al Sindaco De Luca, rappresentante della propria comunità, saranno ovviamente date le attenzioni e le risposte che il Governo regionale riserva a tutti i sindaci e a tutti i cittadini, l'onorevole De Luca, evidentemente in perenne campagna elettorale con i suoi ormai noti (e bocciati dai Siciliani) toni non si aspetti però alcun trattamento di favore. Siamo ormai abituati ai toni che caratterizzano il personaggio De Luca, che non si è ancora ripreso dalla cocente sconfitta subita dal Presidente Schifani lo scorso anno. Nel merito, è noto a tutti che questo Governo sta lavorando per risolvere i problemi che tanti sindaci e tante Amministrazioni comunali, certamente non solo quelli di Taormina, si trovano ad affrontare ogni giorno. Se l'onorevole De Luca pensa che facendo un po' di teatrino come è suo solito avrà precedenza rispetto ad altri si sbaglia di grosso. E ancor di più si sbaglia se pensa che gli siano utili i volgari insulti cui ricorre in assenza di argomenti politici e amministrativi."
Ed ecco arrivare la replica di De Luca: “Questa difesa d’ufficio dell’avvocato Stefano Pellegrino a Renato Schifani è ridicola e mistificatoria. Non solo non ho chiesto io di incontrare Schifani ma è stata un’idea del presidente dell’Ars Gaetano Galvagno per cercare di trovare una soluzione istituzionale alle legittime richieste di comuni come Taormina. Di fronte alla reazione scomposta di Schifani, che ha minacciato le dimissioni se il Parlamento si fosse azzardato ad approvare una norma che riserva legittime risorse per tutti i comuni siciliani che ospitano eccellenze archeologiche come il Teatro Antico di Taormina, il presidente Galvagno ha ritenuto di provare a mediare”.
La vicinanza a De Luca arriva proprio da Miccichè: “Solidarietà a Cateno De Luca e a tutti i sindaci siciliani dei Comuni dove ricadono parchi e siti archeologici per aver sperimentato sulla pelle dei loro cittadini, il rancore del presidente della Regione che ha bloccato un emendamento alla manovra in discussione all’ARS, minacciando le sue dimissioni. Cateno De Luca – aggiunge Miccichè - sta portando avanti, una battaglia giusta per tutti quei territori siciliani, luoghi di siti archeologici che non ricevono ristori a fronte delle spese necessarie per assicurare la sicurezza e il decoro urbano. Il Parlamento siciliano non può essere paralizzato. Il Presidente della Regione – conclude Miccichè – è una persona che vive delle sue vendette e dei suoi rancori. Non gliene frega niente del bene della Sicilia, ma dovrebbe ricordarsi, tutte le mattine, di lavorare per la Sicilia e per il bene dei suoi cittadini, così come pensavano che avrebbe fatto quelli che lo hanno candidato e quelli che lo hanno votato.”
“Mentre i siciliani sono costretti ad ore di attesa nei pronto soccorso, mentre rischiamo di perdere fondi del Pnrr, mentre si attendono misure essenziali in tutti i settori dall’agricoltura al turismo, dalle infrastrutture al commercio per non parlare del sostegno ai Comuni e della questione dei rifiuti, il governo Schifani e la sua maggioranza pensano solo ai loro litigi interni e ad altri cambi di deleghe negli assessorati”. Lo dice Michele Catanzaro, capogruppo del Pd all’Ars. “Il presidente Schifani – aggiunge - si è presentato promettendo mari e monti ed è stato eletto con una ampia maggioranza: non ha scuse, deve governare. Invece da quando è in carica il suo governo non ha affrontato nessuno dei problemi che ogni giorno rendono difficile la vita ai cittadini, andando avanti tra tensioni sempre più evidenti che, dopo il primo cambio di assessori avvenuto nei mesi scorsi, adesso sono emerse in tutta la loro evidenza. I siciliani devono avere chiaro cosa sta succedendo: dall’inizio della legislatura il governo è impantanato e l’Ars è costretta a lavorare a singhiozzo per colpa dei continui litigi nel centrodestra e se non fosse stato per il contributo delle opposizioni, non sarebbero state varati neppure quei pochi provvedimenti che fino ad ora il parlamento ha approvato”.