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25/06/2023 18:00:00

Lo "psicodramma" del consiglio comunale di Marsala 

Lo psicodramma del consiglio comunale di Marsala. Si è consumato in alcune sedute del giugno 2022. A tenere banco la variazione di bilancio 2022-2024, relativa all'anno corrente. Approdata in aula il 17 giugno si chiede lo scorporamento della delibera dell'amministrazione, per singola voce che riguardano: Scuola Cosentino la più corposa, ricostruzione della stessa; il nuovo plesso – prevede 15 aule, uno spazio comune con l’infanzia, l’Aula Magna, i locali Mensa, aule didattiche di sostegno, laboratori e stanze per il personale scolastico – apparterrà all’Istituto Comprensivo “Mario Nuccio” e godrà di oltre 5 milioni di euro del Pnrr.

L’edificio verrà costruito su un’area di circa 6 mila mq di via Istria, poi la rete idrica c.da Birgi, la piattaforma digitale e il dente dolente dell'Acquasal, infatti su quest'ultimo se ne lamenta Ferrantelli perché la giunta ha già approvato incarichi per un importo di poco più di 180mila euro, il dirigente Angileri fa presente che la legge legittima l'amministrazione nel provvedimento in deroga alla competenza consiliare. Un gruppo non demorde: Di Pietra, Orlando, Coppola e Giacalone presentano un emendamento sempre per la separazione dei provvedimenti. Coppola s'inalbera e afferma Vs l'esecutivo cittadino: "Mi mandino alla Corte dei Conti, poi so io il da farsi". Di Pietra rammenta a Coppola che il progetto è inserito nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche. L'emendamento riceve tutti pareri negativi e Coppola insieme ai firmatari decide di ritirarlo.

Al momento della votazione Coppola come promesso esce dall'aula, idem Ferrantelli, ciò comporta la mancanza del numero legale anche nel secondo appello e la caduta della seduta. L'indomani l'atto viene approvato. Carnese contesta a Sturiano la gestione dell'aula a "suo uso e consumo" e invita il segretario generale a garantire l'ordine dei lavori,il quale sollecitato da Sturiano replica che non ha ravvisato comportamenti illegittimi del presidente, diversamente ha notato che spesso la cifra regolare richiesta è stata disattesa,con aggravi per l'ente. Ferrantelli concorda con Carnese e a Sturiano non sembra vero e replica che l'atteggiamento poco serio è di quelli che volutamente in sede di votazione sono usciti da Sala delle Lapidi. Ferrantelli risponde che lui ne ha da vendere-serietà- e sicuramente non inferiore alla sua. Lo psicodramma è servito, ma come dare torto a Flaiano: "la situazione politica in [...] è grave ma non è seria"

Vittorio Alfieri