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13/07/2023 06:00:00

Caso Martire. Querela ritirata solo per Vanella. I legali di Martire, "valga per entrambi"

 Dopo il suggerimento del giudice Bruno Vivona che, nell’udienza di qualche settimana fa, aveva chiesto “di mettere qualche semino per chiudere la vicenda” che vede il consigliere comunale di Castelvetrano, Calogero Martire e il sindacalista Andrea Vanella imputati per aver minacciato l’imprenditrice Beya Merikech (qui la notizia), le parti sono tornate in tribunale martedì scorso.

 

Da Martire non è arrivata alcuna proposta e nessun chiarimento, diversamente da Vanella, nei confronti del quale la signora Beya Merikech ha rimesso la querela.

Il suo avvocato, Caterina Bivona, non ha escluso la disponibilità della remissione anche n ei confronti di Martire, “nel caso arrivasse una proposta risarcitoria, che finora non è arrivata, così come le scuse”.

I legali di Martire però non ci stanno. L’avvocato Giuseppe Ferro, sottolineando che “la remissione non può essere né parziale, né condizionata”, ha chiesto “l’effetto estensivo per entrambi i coimputati”. Nello stesso tempo, l’avvocato Giovanna D’Angelo, affermando che la fattispecie del reato è unica, ha depositato una procura speciale volta all’accettazione della remissione della querela da parte di Martire.

 

C’è però un piccolo colpo di scena.

L’avvocato di Vanella, Antonino Salmeri, non è presente. A sostituirlo è l’avvocato Viviana Panicola, che ha chiesto al giudice il non luogo a procedere per il suo assistito, “dal momento che i fatti contestati sono differenti”.

Ma il legale di Martire eccepisce di aver ricevuto una delega verbale da parte del collega Salmeri “proprio stamattina”. Dunque, “non hai diritto di parlare”, dice, rivolgendosi all’avvocato Panicola.

Se Ferro mi dice che ha delega verbale, per me va bene” aggiunge il giudice. A questo punto l’avvocato Panicola si scusa e ritira la richiesta.

 

Alla fine l’avvocato Caterina Bivona, legale della signora Merikech, ha concluso che l’estensività non può operare in questo caso, diversamente eccepirà “l’inefficacia della remissione della querela, in quanto condizionata ad uno solo degli imputati”. Il giudice deciderà nella prossima udienza, fissata per lunedì.

 

Il caso però, non è solo giudiziario, a causa del ruolo di Calogero Martire: consigliere comunale ed ex candidato sindaco, con un importante ruolo nello scacchiere politico per le prossime elezioni amministrative di Castelvetrano, previste per il  2024.

Nei giorni scorsi, il suo movimento Obiettivo Città aveva precisato che le frasi addebitate a Martire “sono esclusivamente dichiarazioni della parte querelante e non derivano da registrazioni o intercettazioni”, aggiungendo anche che “il diritto di difesa del Dott. Martire gli consentirà di dimostrare la totale estraneità ai fatti contestati”.

Ma “l’estraneità” di solito si dimostra con un processo, in cui si viene assolti nel merito. Di certo, il suo tentativo di sfruttare la possibile estensività della remissione della querela, è molto distante dai proclami del suo movimento.

Un curioso escamotage per evitare il rischio di una condanna: Vanella si scusa e risarcisce, Martire ne beneficia senza muovere un dito.

 

Egidio Morici