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01/08/2023 06:00:00

Carburanti, in due mesi un pieno costa 127 euro in più. Marsala la città più cara nel trapanese

 Oggi 1° agosto 2023, dopo due mesi di rincari, il costo del carburante vola in alto, con un pieno che in due mesi costa 127 euro in più di media e con il silenzio fino a questo momento da parte del governo nazionale, che solo nelle ultime ore è intervenuto chiedendo ai distributori di esporre oltre al proprio prezzo anche il prezzo medio italiano. La novità in questa estate 2023, che come di consueto per il periodo ha visto la risalita speculare dei costi dei carburanti, è proprio questa. E tra le città del Trapanese, Marsala si conferma la città più cara.

Se nel nostro Paese la benzina in modalità servito ha già sfondato i 2,50 euro/litro su diverse tratta autostradali, nelle città e in molte aree extraurbane sono diversi i distributori che impongono listino con prezzi “salatissimi” e superiori anche ai 2,3 euro/litro.

A Marsala il carburante più caro della provincia di Trapani – Tra le città della provincia di Trapani, Marsala si conferma come già altre volte in passato, quella con i costi di diesel e benzina più elevati. Qui il confronto su Osservatorio Prezzi Carburanti del Mise con Trapani e Alcamo.

Prezzi Marsala

Prezzi Trapani

Prezzi Alcamo

Per il Ministero delle Imprese e del Made in Italy le notizie relative ai 2,5 euro/litro alla pompa sono “casi isolati”. Questi prezzi, secondo il Mimit, si riferirebbero alla benzina senza piombo in modalità servito e i costi medi nazionali del gasolio e della benzina sono ben al di sotto dei 2 euro al litro “come rilevato dall’elaborazione settimanale su base giornaliera dei prezzi dei carburanti, effettuata dall’Osservatorio Prezzi Carburanti del Mimit“. Dichiarazioni a cui è seguita la risposta di Assoutenti, che traccerebbe un quadro generale decisamente diverso.

In due mesi il costo di un pieno è aumentato di 127 euro - Analizzando l’andamento dei carburanti alla pompa si scopre che in soli due mesi, da maggio ad oggi, la benzina ha registrato un rincaro medio del 4,9%, il gasolio del 5,6% – spiega Furio Truzzi, il presidente di Assoutenti – un pieno di benzina, al distributore più caro rilevato dalla nostra indagine, arriva a costare 127 euro“.
Truzzi ha sottolineato che “l’andamento del petrolio potrebbe senza dubbio influire sugli aumenti registrati nell’ultimo periodo, ma la velocità a cui crescono i listini, e soprattutto la concomitanza con il periodo delle partenze estive, ci fa temere che ci siano altre motivazioni che alimentano tali rincari.

Da oggi 1° agosto comunque tutti i distributori  sono obbligati all’esposizione di un cartello che dovrà riportare i prezzi medi del carburante. Ogni benzinaio d’Italia dovrà infatti mettere ben in vista non solo i costi del proprio impianto ma anche quelli nazionali, per favorire il confronto da parte degli utenti.

Le inziative di Codacons in difesa degli automobilisti - Gli aumenti di prezzo dei carburanti all’approssimarsi dell’estate rappresentano ormai una tassa occulta: un appuntamento fisso per i consumatori, che si ripete senza interruzioni di anno in anno. Il loro impatto sui conti delle famiglie è reale, specie perché vanno sommati nel corso di queste settimane alla già vastissima serie di rincari e aumenti che stanno influenzando e modificando le vacanze degli italiani. Il Codacons torna a denunciare la stangata che, puntualmente, si sta abbattendo sugli spostamenti dei cittadini proprio mentre si avvicinano i picchi di traffico dell’estate. Con benzina e gasolio ai massimi da un anno le conseguenze per il portafogli dei cittadini sono immediate: considerato che milioni di cittadini si sposteranno in auto durante le prossime settimane e dovranno far fronte ai rifornimenti per l’esodo e il contro-esodo, la stangata raggiungerà in Italia la ragguardevole cifra di 800 milioni di euro a titolo di maggiore spesa per il carburante rispetto a due anni fa.

L’Associazione, per contrastare chi sta speculando - aumentando ingiustificatamente i listini dei carburanti alla pompa – chiede ai cittadini di segnalare i distributori che vendono carburanti a prezzi eccessivi e superiori ai 2 euro al litro inviando una mail all’indirizzo info@codacons.it. I gestori saranno denunciati per i reati di manovre speculative su merci e aggiotaggio.

Francesco Tanasi professore dell'Università San Raffaele spiega che “milioni di italiani che si mettono in viaggio per raggiungere le località di villeggiatura o ritornare verso casa, si troveranno a fare i conti con la consueta stangata estiva sui carburanti. Un’abitudine quella dei rialzi estivi ormai consolidata, nota a tutti e quasi attesa, una prassi che - nonostante le promesse elettorali - nessun Governo è mai riuscito a fermare". Per questo - cinclude Codacons - chiediamo ai cittadini di aiutarci, segnalando speculazioni e rincari eccessivi: denunceremo i gestori per aggiotaggio”.