E’ stata presentata la relazione del sindaco di Marsala, Massimo Grillo per i due anni di amministrazione. La relazione è approdata in consiglio comunale, molto critici i consiglieri, da Pino Carnese a Pino Ferrandelli che sono oggi in opposizione, quindi critici verso il lavoro svolto mentre se fossero in giunta la relazione non sarebbe una “favola” ma la “Bibbia”.
Coerente con il suo percorso il consigliere comunale Rino Passalacqua, che ha strappato in Aula la relazione, dando un segnale forte, e chiamando quella relazione “una favola di Esopo”.
Di progetto fallito parla Flavio Coppola, per la coalizione mancata: “Io sono per la città, c’è la necessità che ci sia un cambio di tendenza. Non sono interessato a nessuna postazione di governo ma non ci tireremo mai indietro per le iniziate utili alla città, è arrivato il momento di presentarsi alla città con un programma, con dei punti”.
Il punto grottesco è quando Rosanna Genna appura in Aula, senza averlo saputo prima, che nel gruppo misto approda pure l’assessore Ivan Gerardi, riferimento in giunta di Enzo Sturiano. C’è un atto protocollato, di cui la Genna non è a conoscenza, dove si istituisce il gruppo misto con Gerardi, la stessa Genna e Michele Accardi. Ma la consigliera Genna non ha firmato mai nulla e disconosce il documento, non capisce da dove arriva l’atto protocollato e certamente vuole capire se Gerardi è ancora in giunta Grillo.
Fa bene a chiedere delucidazioni la consigliera, quel gruppo rappresenta l’opposizione seppure sia denominato misto, cioè un gruppo di opposizione alla giunta. Solo Gerardi poteva spingersi a tanto, essere assessore e consigliere di opposizione all’amministrazione allo stesso tempo. Una barzelletta. E’ evidente che hanno perso la bussola, un comportamento politico di dubbia correttezza.
A cercare di mettere una pezza è Sturiano: per obbligo o per scelta sono nel gruppo misto. Sembra il decimo Mistero di Fatima, il consigliere Gerardi, che in aula non c’è, viene difeso dal presidente Sturiano. La scelta pare sia obbligata. Ma Gerardi che è in giunta avrebbe potuto transitare in un gruppo di maggioranza con una adesione tecnica.
Il consiglio comunale come casa propria, utilizzato senza criterio e logica politica.
Continuano le indecenze all’interno di un’aula istituzionale.
La negazione della politica è tutta in questo consiglio comunale dove i cambi sono così rocamboleschi da fare capire che la politica è altrove.