Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Stefania Triolo, in seguito al nostro articolo sui due ristoranti chiusi a Marinella di Selinunte a causa di un’interdittiva antimafia della prefettura di Trapani.
Gentilissimo direttore,
La prego di pubblicare questa mia breve nota in relazione all’articolo pubblicato riguardante la chiusura delle mie aziende.
La sottoscritta imprenditrice donna, in questo territorio dal 2020, nel ringraziarla per lo spazio a me concesso in relazione a quanto pubblicato tengo a precisare la mia estraneità a qualunque ingerenza o attività malavitosa che sono certa verrà provata nelle sedi opportune.
Il mio impegno imprenditoriale nel territorio è stato bruscamente fermato da un provvedimento istantaneo di chiusura delle mie aziende. Rimango fiduciosa nell’azione della magistratura che si pronuncerà con il ricorso che i miei legali hanno correttamente motivato per riaprire le attività che sono irreparabilmente danneggiate, in un periodo di maggiore attività economica tanto attesa in una località a vocazione turistica come Selinunte.
Il mio pensiero, sicura della mia integerrima conduzione, va ai miei dipendenti e alle loro famiglie che stanno vivendo improvvisamente questa difficile situazione e spero insieme a loro di riiniziare a lavorare al più presto.
Quanto da me dovuto
Cordiali saluti
Stefania Triolo