Si ripete il copione già visto: la conta dei danni, e le polemiche, dopo il fine settimana di incendi che ha devastato in particolar modo la provincia di Trapani.
Solo ieri pomeriggio l’impiego massiccio di cinque canadair ha consentito di riportare sotto controllo il vasto incendio che aveva creato una situazione di emergenza a Messina e che destava preoccupazione nei cittadini vicini al Torrente Catarratti. A Salemi il rogo intorno a Monte Polizo è stato circoscritto. Ieri pomeriggio, grazie anche all'abbassamento delle temperature con il maltempo arrivato sull'isola, sono stati spenti gli ultimi incendi: due ad Agrigento, quattro a Caltanissetta e Catania, uno a Enna e Palermo, sette a Messina e tre a Trapani. I canadair in azione sono stati tre e altrettanti gli elicotteri.
Nella sola giornata di domenica, in provincia di Trapani, 21 incendi hanno distrutto 800 ettari di terreno. Gli incendi sono tutti opera dell'uomo, ma più al dolo, cioè a qualcuno che vuole intenzionalmente creare un disastro ambientale, c'è da pensare che il danno nasca dall'abitudine di molti anziani, e di tanti pastori e contadini, di dare fuoco a sterpaglie varie anche nelle giornate di scirocco intenso, come accaduto a Pantelleria, dove un anziano è stato denunciato dai Carabinieri. Ne parliamo qui.
PD. “Ancora una notte di incendi che hanno devastato molte zone della Sicilia, in particolare nel Palermitano e nel Trapanese: è inaccettabile che dopo tutto quello che è accaduto nei mesi scorsi ed anche nelle scorse settimane, non sia ancora stata allestita una adeguata macchina di prevenzione ed intervento rapido. Chiediamo che alla ripresa dei lavori dell’Ars il presidente della Regione Renato Schifani venga in aula a riferire sull’emergenza-incendi senza ricorrere, come lo scorso 1 agosto, ad una ‘letterina’ inviata ai parlamentari e letta dalla presidenza dell’Ars a Sala d’Ercole”. Lo dice Michele Catanzaro, capogruppo del PD all’Ars.
“Il presidente Schifani – aggiunge Catanzaro – ha il dovere di intervenire in aula in maniera puntuale sulle carenze organizzative e sulle responsabilità di chi, evidentemente, non ha saputo garantire sicurezza al nostro territorio ed ai nostri concittadini”.
SINDACATI. “Gli incendi di ieri che hanno bruciato ancora una volta ettari di macchia mediterranea e boschi in un’ampia area della provincia Trapanese, interessando anche i terreni circostanti l’aeroporto di Birgi costretto di conseguenza a sospendere le attività per alcune ore, riportano ancora alla ribalta una triste realtà, l’atavica questione della mancanza di una corretta programmazione della gestione delle aree verdi del territorio da parte della Regione Sicilia”.
Lo affermano i segretari generali di Cgil Cisl e Uil Trapani Liria Canzoneri, Leonardo La Piana, Tommaso Macaddino e i segretari generali di Flai Cgil e Fai Cisl Trapani Giovanni Di Dia e Franco Nuccio e il segretario territoriale Uila Trapani Giovanni Tantaro.
“Non è più possibile pensare di dover fronteggiare solo le emergenze – aggiungono -. È necessaria una programmazione seria, di ampio respiro, per fare prevenzione. A tale scopo bisogna far sedere gli attori coinvolti intorno a un tavolo e bisogna farlo subito. È vero che il sistema antincendio esiste ed è operativo, ma i mezzi sui quali si fa affidamento sono spesso vetusti, non moderni, e soprattutto non adatti a garantire la sicurezza dei lavoratori. Ricordiamo che solo poche settimane fa un forestale ha perso la vita in provincia di Palermo a causa delle ferite riportate nelle operazioni di spegnimento dei roghi lo scorso luglio”.
E concludono: “è necessario pensare a un nuovo modo di fare forestazione che da un lato dia dignità ai lavoratori e dall’altro dia dignità ai territori tutelandoli. Il ricambio generazionale degli addetti al comparto è ormai anch’esso un fatto improcrastinabile, così come sarebbe estremamente utile ampliare il numero di giornate lavorative che garantiscano una presenza maggiore degli addetti antincendio, in modo che la loro presenza possa fare anche da deterrente nei confronti dei piromani. Ricordiamo, infine, che un’adeguata forestazione è importante per la tutela del territorio anche contro i pericoli del rischio idrogeologico. Chiediamo al presidente della Regione di intervenire al più presto”.