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06/09/2023 10:30:00

In provincia di Trapani ci sono 12 mila giovani in meno rispetto a 10 anni fa

E' una vera e propria emorragia. La provincia di Trapani diventa più anziana. Ci sono sempre meno giovani. Una fuga dal territorio senza sosta. Negli ultimi 10 anni ci sono 12 mila giovani in meno. Nel 2013 nel Trapanese i giovani tra i 15 e i 34 anni erano 102.948, nel 2023 sono appena 90.297, con una variazione percentuale del meno 12,3 per cento.

 “Un dato allarmante, che deve fare riflettere i nostri rappresentanti istituzionali e politici su quali siano le misure urgenti da adottare nell’immediato per arginare l’emorragia di giovani dalla provincia trapanese”.

Il segretario generale della Uil di Trapani Tommaso Macaddino commenta così i dati  pubblicati dalla Cgia di Mestre relativi a “Giovani e lavoro”.

“Sono i dati di un esodo allarmante – aggiunge -, che ci consegnano un territorio sempre più vecchio e impoverito di quelle che dovrebbero essere le nuove energie vitali di questa provincia. Questi numeri siano, invece, punto di partenza affinché si possano mettere in atto politiche mirate a favore della popolazione giovanile. Il punto di partenza dovrebbe essere, a nostro avviso, - continua - un’offerta accademica ancor più ricca. È vero che negli ultimi tempi è cresciuto il numero di corsi disponibili presso il polo didattico trapanese, ma questo non significa che non ci sia un bel margine di miglioramento. Bisogna pensare a percorsi universitari che possano agevolmente collegarsi con i principali settori economici del territorio, in modo da innescare un circolo virtuoso tra università e lavoro. Il futuro di questa provincia è indissolubilmente legato a quello dei propri giovani ed è necessario dare loro gli strumenti necessari affinché possano realizzare le loro aspettative e progetti di vita e di lavoro. E in tal senso – conclude Macaddino - un ingranaggio indispensabile del meccanismo deve essere costituito da quelle imprese del territorio che operano in maniera seria, creando lavoro vero, legale e sicuro, le quali devono fare la loro parte per attrarre le nuove generazioni in modo che quest’ultime possano dare valore aggiunto a questa Terra tramite le loro competenze anziché esportarle in altri luoghi”.