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10/09/2023 06:00:00

La strada della morte a Custonaci. Quante tragedie ancora prima di metterla in sicurezza?

Quante persone, ancora, devono morire? Quanti incidenti ancora devono esserci in quella strada, in quel rettilineo ribattezzato “della morte”, prima di metterla davvero in sicurezza.

La strada della morte è la Provinciale 16, ed esattamente il rettilineo Lentina che conduce a Custonaci. Venerdì c’è stato un altro terribile incidente, con una vittima.

Si tratta di Elvira Cantale di Buseto Palizzolo che era stata ricoverata assieme alla figlia.
Le due donne erano a bordo di una delle tre auto coinvolte nello scontro sul rettilineo di Lentina. Il personale medico del servizio di emergenza 118 è giunto sul posto con tre ambulanze per fornire assistenza immediata ai feriti, successivamente li ha trasportati al Pronto Soccorso dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani. Lo stesso ospedale dove Elvira Cantale è deceduta.
Cinque gli altri feriti: per estrarli dalle vetture sono dovuti intervenire i vigili del fuoco, giunti sul posto assieme a polizia municipale e carabinieri.

 

 

 

Si tratta dell’ennesimo incidente grave che si verifica in quella strada che a marzo fu teatro di una vera e propria strage. Nel tardo pomeriggio del 26 marzo, infatti, due auto si sono violentemente scontrate sul rettilineo Lentina. Sei le vittime nello scontro tra una Fiat Doblò e una Alfa 159.

Cinque delle vittime viaggiavano sul Fiato Doblò: si tratta dei palermitani Matteo Cataldo, di 70 anni, Maria Grazia Ficarra, di 67 anni, Matteo Schiera, di 72 anni, Danilo Cataldo, di 44 anni, e Anna Rosa Romancino, di 69 anni. Morto anche Vincenzo Cipponeri, 44 anni, di Erice, che era alla guida dell'Alfa 159. Unica superstite Maria Pia Giambona di Erice, 34 anni, che era a bordo della 159 con Cipponeri.

 


La Fiat arrivava da Custonaci, stava per raggiungere la Statale 187, per poi dirigersi verso Carini, città delle due famiglie a bordo. In direzione opposta l’Alfa 159, guidata da Vincenzo Cipponeri, in compagnia di Maria Pia Giambona. Oltre all’alta velocità si parlò molto nei giorni successivi delle cattive condizioni della strada. Si è ipotizzato che l’Alfa spiccò letteralmente il volo, dopo aver perso il controllo, forse per un avvallamento.
Infatti i familiari di Vincenzo Cipponeri, una delle vittime dell’incidente del 26 Marzo, hanno presentato richiesta di risarcimento danni al Libero Consorzio di Trapani, ente gestore della strada provinciale in cui si è verificato il tragico incidente.
Nella denuncia il legale della famiglia Cipponeri, l’avvocato Fabio Sammartano, sottolinea come le cause dell’incidente siano “causalmente connesse con una importante depressione del manto stradale, causato verosimilmente dal cedimento del sottosuolo, che ha provocato la deformazione della superficie stradale in quanto conseguenza dell’omessa manutenzione da parte dell’Ente proprietario della strada”.
Nessuno dall’ex Provincia, però, ha mai risposto. E non sono stati fatti quegli interventi di messa in sicurezza denunciati. Venerdì l’ennesimo incidente, l’ennesima vittima della strada della morte.