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12/09/2023 00:00:00

Olio di oliva, in Sicilia si stima una produzione del 40% in meno 

A pochi giorni dall'inizio della campagna di raccolta delle olive, l'allarme già lanciato in primavera sulla diminuzione della produzione, diventa oggi un problema reale del comparto, che in Sicilia stima un 40% in meno di produzione di olio extra vergine di oliva. A fare il punto della situazione il presidente di Oleum Sicilia, associazione di aziende di olivicoltura associata a Coldiretti, Mario Terrasi. Lo scorso anno fu la siccità a far diminuire la produzione, quest'anno la causa si deve alle piogge intense e ai forti venti da maggio e giugno. "Su tutto il territorio regionale - dice Terrasi - difficilmente andremo oltre le 30mila tonnellate, contro le 50mila della media regionale storica".

Nel frattempo, da mesi ormai c'è sempre meno prodotto e meno scorte della produzione 2022 che sta causando la mancanza di prodotto negli scaffali dei supermercati. La causa di tutto ciò è legata ai produttori spagnoli che da soli coprono il 60% del consumo mondiale di olio.

"Lo scorso anno, hanno prodotto pochissimo - dice Terrasi - e per imbottigliare si sono rivolti ai mercati greci e italiani assottigliando le scorte nel nostro Pese e in Sicilia". Da un lato questo ha fatto diminuire la quantità di bottiglie di olio extravergine nell'Isola e dall'altro si sta assistendo al raddoppio del costo nel giro di pochi mesi, in particolar modo degli olii miscelati di olive comunitarie ed extracomunitarie che costano almeno il 50% in più, con un prezzo attorno ai 7/8 euro a bottiglia, mentre l'extravergine di oliva con prodotto siciliano o italiano si attesta sui dieci euro.