Un lungo fronte di fuoco viene alimentato dal vento di scirocco da Gratteri fino alle porte di Cefalù.
L'incendio è partito dalle montagne attorno a Gibilmanna e si è esteso in una zona già devastata dagli incendi di questa estate.
Le fiamme sono arrivate nella contrada di Rapputi creando una "situazione molto complicata", ha detto il vice sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina. Un Canadair inviato nella mattinata ha dovuto interrompere le operazioni a causa del vento forte.
SCHIFANI CONTRO IL VESCOVO. Si capiva che le parole del vescovo di Cefalù monsignor Giuseppe Marciante avrebbero creato tensioni a livello istituzionale quando – colpito dal gigantesco rogo che ha interessato il territorio di Gratteri nel palermitano – ha detto che bisognerebbe protestare contro «l’inerzia dei governi regionali» di fronte all’insopportabile fenomeno degli incendi. L’alto prelato si riferiva probabilmente alla mancata prevenzione, alle scerbature mai fatte, alle sterpaglie lasciate a seccare per tutta l’estate, all’immobilismo di fronte alle allerte lanciate dalla Protezione civile.
E deve aver colpito nel segno. Tanto che non si è fatta attendere la replica del presidente della Regione siciliana Renato Schifani: «Stupiscono le parole del vescovo di Cefalù, che rischiano solo di alimentare proteste e fomentare la sommossa popolare – ha detto il governatore – . Comprendo e condivido la rabbia e l’indignazione per questo ennesimo scempio ai danni del nostro territorio e delle nostre comunità, ma riteniamo ingiustificabili gli attacchi a questo governo regionale che fin dal suo insediamento ha lavorato e continua a lavorare per risolvere in maniera strutturale i problemi della Sicilia, tra i quali gli incendi, operando strategicamente per la tutela del territorio e la prevenzione. Ricordo al vescovo che abbiamo dovuto pagare un duro prezzo in termini di vite umane nel contrasto ai roghi causati spesso da criminali senza scrupoli. Tutte le istituzioni dovrebbero unire le forze per una trasformazione culturale improntata alla cura e al rispetto del creato».