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24/09/2023 07:59:00

La cosparge di benzina e le dà fuoco: ecco cosa è accaduto a Pantelleria

 La Provincia di Trapani è stata teatro di un'altra terribile tragedia legata alla violenza di genere, un ennesimo tentato femminicidio. Dopo l'atroce omicidio di Marisa Leo, avvenuto tra Mazara e Marsala, un nuovo episodio drammatico ha scosso l'isola di Pantelleria.

Una lite furiosa  è culminata in una tragedia senza precedenti. Lui, Onofrio Bronzolino, operaio edile di 52 anni originario di Palermo; lei, Anna Elisa Fontana, impiegata in una struttura ricettiva, 48 anni. Una storia segnata da gelosia ossessiva e litigi frequenti, che i vicini non potevano ignorare.

Dietro ai tranquilli post su Facebook, si nascondeva una relazione tossica, culminata in un nuovo e violento scoppio di rabbia da parte di Onofrio. Stavolta, un saluto apparentemente innocente ad un conoscente è stato scintilla di una furia incontrollabile. Onofrio è uscito di casa, tornando poco dopo con una bottiglia di liquido infiammabile, che ha versato su Anna accecato dall'ira, dandole fuoco.

Anna, trasformata in una torcia umana, ha cercato rifugio in bagno per spegnere le fiamme, mentre Onofrio, col volto colpito dalle fiamme, fuggiva via a bordo della sua auto, arrivando addirittura al centro cittadino prima di fare ritorno vicino all'abitazione, dove è stato bloccato dai carabinieri.

Una madre di cinque figli, frutto di una precedente relazione con un uomo violento a causa della droga, che Anna aveva denunciato, è ora ricoverata in condizioni gravissime al Civico di Palermo, con ustioni che coprono il 70% del suo corpo.

La Procura di Marsala ha mosso pesanti accuse contro Onofrio Bronzolino, imputandolo di tentato omicidio aggravato e incendio doloso.

LA MARCIA. Una marcia silenziosa contro l’ennesimo episodio di violenza sulle donne. L’ha organizzata l’amministrazione comunale di Pantelleria, guidata dal sindaco Fabrizio D’Ancona dopo il tentato femminicidio nell’isola.

«Un inaspettato - si legge in una nota dell’amministrazione - e per fortuna inconsueto atto di violenza estrema, mai rilevato in questo territorio. Si sente la necessità di sensibilizzare tutta la comunità a un condiviso controllo delle eventuali avvisaglie di emergenze sociali e contestualmente a una manifestazione di una unanime condanna e rispetto per le donne».
Il sindaco ha voluto inviare un pensiero alla donna che sta lottando nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale Civico di Palermo: «Dietro al tuo nome, c’è una mamma, una donna e un’amica. In tanti piangono per le tue condizioni di salute in questo momento, ma noi vorremmo fermarci a quell’attimo prima in cui hai avuto paura, hai avuto paura di un uomo che ha provato con la sua forza a oscurare la tua bellezza. Avresti potuto chiedere aiuto un giorno o un mese prima, ma - aggiunge il primo cittadino - nessuno può giudicare queste situazioni se non si vivono, ma soprattutto nessuno le dovrebbe vivere. Nessuno ora può rimediare al male che ti ha travolta, ma educando i nostri figli maschi a essere uomini migliori e a non prevaricare le donne con la violenza, insegnando alla nostre figlie a essere donne forti e coraggiose anche nel saper chiedere aiuto, potremmo oggi in tuo nome evitare che ci sia un’altra storia come la tua. Questi terribili fenomeni possono cessare soltanto con l’impegno di tutti a promuovere cultura, consapevolezza, rispetto e accoglienza, sconfiggendo la paura, l’omertà, la rassegnazione e la solitudine».

«Per dare forza al messaggio di solidarietà e vicinanza alla vittima e per manifestare l’unità di un popolo che non vuole piegarsi alla bruta violenza soprattutto sulle donne - conclude D’Ancona - l’amministrazione comunale senza distinzione alcuna di natura politica, ha organizzato una marcia silenziosa da tenersi mercoledì 27 settembre 2023 alle 20.30 con partenza da piazza Cavour».