Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
29/09/2023 09:59:00

Niente proroga per il superbonus 110: a rischio ventimila cantieri 

 Avrà conseguenze pesantissime su imprese e famiglie la mancata proroga del Superbonus 110% per i condomini che hanno avviato i lavori.

Non ci sarà la proroga di sei mesi per i lavori condominiali attualmente in corso, chiesta dalle imprese e dai cittadini, per consentire di evitare la percentuale di agevolazione più penalizzante. A partire da gennaio 2024, infatti, il superbonus sarà tagliato dal 90 al 70 per cento.

La Cna  giudica "grave il voto della commissione ambiente e industria del Senato, che ha bocciato tutti gli emendamenti per la proroga nell’ambito della conversione del decreto asset".

"L’effetto – aggiunge – sarà che migliaia di condomini dal primo gennaio vedranno scendere il beneficio dal 110% al 70%, rendendo di fatto impraticabile terminare i lavori". Secondo l’osservatorio Cna, "sono circa  ventimila in Italia i cantieri nei quali non si potranno concludere gli interventi di riqualificazione con danni ingenti per famiglie e imprese". La Cna sottolinea "la necessità che il decalage del Superbonus consenta di terminare i lavori già avviati, che per i condomini, in moltissimi casi, richiedono tempi di realizzazione ben superiori a un anno".

“A nulla sono serviti gli appelli forti non solo di migliaia di cittadini e lavoratori preoccupati, ma anche di rappresentanti di categorie economiche come l'Ance considerata testualmente dal governo come portatrice di interessi tra tanti: governo e maggioranza sono sordi davanti alle difficoltà che mettono in ginocchio famiglie e imprese”, hanno dichiarato i senatori del Pd, Michele Fina, Lorenzo Basso e Nicola Irto.

Il problema maggiore sono soprattutto i crediti incagliati, “che mettono in ginocchio esodati del superbonus e imprenditori onesti che si sono fidati dello Stato ma sono oramai relegati, sempre più, nel totale disinteresse del governo. Si chiude così l’ennesima giornata di lavori parlamentari nella quale le legittime aspettative di un intero comparto sono state ancora una volta mortificate e tradite", dichiarano i senatori Pd.