“Aprite il campo subito, chi raccoglie le olive non deve dormire in strada”. E’ uno degli striscioni presenti alla manifestazione del 30 settembre scorso a Campobello di Mazara, promossa da Contadinazioni-FuoriMercato, a cui hanno partecipato anche diverse associazioni. Il corteo di braccianti migranti (e non solo) ha sfilato per le vie della cittadina, giungendo nei pressi dell’ex oleificio “Fontane d’Oro”, dove fino allo scorso anno era stato allestito un campo di accoglienza gestito dal comitato di Castelvetrano della Croce Rossa Italiana.
Si è manifestato il 30 settembre perché quel giorno del 2021, nell’incendio all’ex cementificio Calcestruzzi Selinunte, dove vivevano i braccianti impegnati nella raccolta delle olive, è morto Omar Baldeh. Attraverso l’aiuto di un nutrito gruppo di associazioni, già l’anno scorso era stata organizzata un’altra manifestazione, sempre nella stessa data, in cui sono state portate in strada le rivendicazioni dei lavoratori su diversi temi, come la casa, la salute e i diritti.
Ma si è manifestato anche contro lo sfruttamento e contro la mafia che, come riporta la nota della manifestazione diffusa su Facebook, che potete leggere qui integralmente, riguarderebbe il profitto sulla pelle dei lavoratori migranti.
“La rilevanza economica dell’agricoltura per le organizzazioni mafiose – si legge - è deducibile dai processi in corso e dalle sentenze di confisca di beni agricoli o agro-industriali. Questi sono, infatti, un indicatore, seppur parziale, della connivenza tra i livelli istituzionale, imprenditoriale e mafioso”.
Fa sentire la sua voce anche il Partito Comunista dei Lavoratori – Palermo: “I braccianti migranti di Campobello di Mazara, che vengono a lavorare qui per la raccolta delle olive, non hanno nessun tipo di tutela da parte dello Stato. Non viene garantito il minimo indispensabile, nemmeno un alloggio di emergenza come potrebbe essere l'ex oleificio Fontane d’Oro che è in mano alla prefettura e viene ceduto in gestione alla Croce Rossa. Per caso i braccianti che vengono a lavorare la terra dei campobellesi non hanno diritto ad avere un alloggio?”