Ha fatto scena muta, davanti al gip Annalisa Amato, il 50enne pregiudicato marsalese Giuseppe Internicola, arrestato dalla polizia in quanto ritenuto l’autore dell’incendio che la notte dello scorso 13 settembre ha distrutto quattro auto parcheggiate davanti ad un condominio di via capitano Vito Falco, di fronte ai circoli nautici di Capo Boeo. L’interrogatorio di garanzia è, dunque, durato pochi minuti. Il tempo necessario per gli adempimenti di rito e per formalizzare la nomina, da parte dell’indagato, dell’avvocato Francesco Vinci come difensore di fiducia.
Se è stata una scelta dell’Internicola quella di avvalersi della facoltà di non rispondere davanti al giudice delle udienze preliminari, oppure un consiglio del suo legale, ovviamente non è dato saperlo. Nel frattempo, proseguono le indagini della polizia e della Procura per accertare il motivo per cui è stato appiccato il fuoco alla Mercedes della “wedding planner” e socia della ditta “Angileri fiori” di via
XIX Luglio.
Il fuoco si è, poi, esteso ad altre tre auto: una Audi Q3 di proprietà di una società agricola, una Golf e una Fiat Panda. Agli inquirenti la vittima dell’attentato incendiario ha dichiarato di non avere “contenziosi” con nessuno e neppure sospetti su possibili autori dell’attentato.