Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
09/10/2023 06:00:00

Mazara. Gli scarichi a Tonnarella. Per il sindaco è tutto regolare, rimangono però tanti dubbi...

 Che cosa succede nel mare di Tonnarella a Mazara del Vallo? C'è davvero il rischio di inquinamento ambientale dagli sversamenti in mare registrati nei giorni scorsi? Ce lo siamo chiesti e se lo chiedono in tanti, da quando abbiamo pubblicato il video e le foto che mostrano uno scarico, direttamente in mare, eseguito tramite un tubo, da parte di alcuni operai di una ditta che sta eseguendo i lavori per la posa della rete fognaria (ne abbiamo parlato qui).

Per il sindaco Quinci è tutto in regola, "non è acqua inquinata" - Dopo le nostre richieste di informazioni al sindaco Salvatore Quinci, il primo cittadino risponde con un videomessaggio con il quale rassicura la cittadinanza. “L’acqua che in questi giorni è stata gettata in mare a Tonnarella nelle operazioni di posa dei tubi per il completamento della rete fognaria - rassicura Quinci - è acqua prelevata di falda, sporca di terriccio ma non inquinata e quindi non pericolosa per l’ambiente. In ogni caso la Capitaneria di Porto sta monitorando la situazione”. Il sindaco sottolinea che “finalmente stanno per completarsi i necessari lavori di realizzazione della nuova rete fognaria a Tonnarella” e che “presto si potrà intervenire a sistemare anche la posa dell’asfalto nelle strade oggetto dei lavori”. 

Continuano le segnalazioni e le preoccupazioni da parte dei cittadini - Riguardo agli sversamenti in mare, se da un lato ci sono le rassicurazioni da parte del primo cittadino di Mazara, Salvatore Quinci, dall'altro continuano le segnalazioni da parte di cittadini che sono testimoni, "da diversi mesi", dicono, di questo tipo di pratiche dubbie, sia nella regolarità del cantiere, visto che non si vedono cartelli che segnalano la presenza di un'attività pubblica autorizzata, come dovrebbe essere normalmente, sia del modus operandi di smaltire questi residui degli scavi direttamente in mare. Così ci scrive, il nostro lettore Daniele: "Dopo aver letto il vostro articolo riguardante lo sversamento in mare (a Tonnarella x la precisione) confermo che la situazione è molto grave. Ho visto io stesso che da giorni buttano in mare ogni tipo di liquami che tirano fuori dal sottosuolo con pompe molto potenti. Il cantiere è completamente squinternato, senza sicurezza alcuna e costringe gli automobilisti a fare lo slalom per evitare sia i mezzi di lavoro piuttosto ingombranti, sia le voragini lungo la strada. Lunedi 2 ottobre, anche una pattuglia della polizia municipale è passata dal luogo in questione, senza interessarsi di ciò che stava succedendo (erano circa le 12:30)".

"Sversamenti in mare e deposito di rifiuti in spiaggia vanno avanti da mesi" - Il nostro lettore - Daniele - prosegue dicendoci che questo tipo di attività si verificano da mesi nel silenzio più totale. "Vorrei segnalare che tali pratiche di sversamento spudorato in mare vanno avanti da mesi, ovvero da quando sono iniziati i lavori per la rete fognaria, sospesi da giugno a settembre per consentire la fruizione della zona balneare da parte di turisti e residenti, quindi già da gennaio a giugno 2023. Anche in corrispondenza dell'incrocio con la via del Mare c'era continuamente del liquame abbondante che scendeva direttamente dalla via del Mare, dove scavavano vere e proprie voragini e finiva direttamente in mare attraverso la spiaggia, formando un vero e proprio lago difficile da attraversare persino in macchina, talmente era vasto e profondo. E non solo, quando gli operai scavavano, buttavano tutte le macerie degli scavi oltre i muretti ovvero sulla spiaggia. La sabbia lungo i muretti stessi è piena di detriti di ogni tipo: pietre, sassi di medie e grandi dimensioni, grossi blocchi di asfalto e/o cemento, calcinacci vari, terra ecc... basta scavare un po' con le mani e trovare tutto questo disastro a 5/10 centimetri di profondità. Basta chiedere ai gestori degli stabilimenti balneari quanto materiale di questo tipo hanno dovuto rimuovere o fare rimuovere a proprie spese prima di iniziare a montare le loro strutture nel mese di maggio in vista dell'estate". P.S. In tutti questi mesi di lavori selvaggi, non ho mai visto un vigile urbano, un finanziere, un assessore, un consigliere comunale, un forestale, un uomo della capitaneria di porto, un ambientalista, (quelli sono dappertutto, ma a Mazara non vedono nulla...), niente, zero assoluto, nessuno che si accertasse su cosa stava accadendo con Tonnarella che sembrava Sarajevo, con macerie dappertutto, vere e proprie voragini di 10/15 metri di diametro e di profondità (soprattutto in via degli Sportivi)e con la m..da che galleggiava tranquillamente, veleggiando verso il mare". 

 Qui sotto vi riproponiamo il video denuncia con gli sversamenti:


"Niente, è mare" e l'acqua versata "è acqua di falda", così hanno risposto gli operai al naturalista Enzo Sciabica che gli ha fatto notare l'importanza del sito, antistante la località Tonnarella di Mazara del Vallo, dove stavano scaricando, acque di dubbia origine, nel tratto marino-costiero limitrofo alla palude di Capo Feto. "Il 3 di ottobre, altro scarico l'ho registrato ad est dello stesso litorale, nel tratto di "mare" chiuso, noto come Laguna di Tonnarella o come Colmata B - scrive Sciabica -. Quella mattina, come da fotografie allegate, era davvero spettacolare osservare uccelli migratori più o meno protetti nell'area lagunare, ma intorno alle 9 i volatili hanno iniziato a dimostrare irrequietezza e gli anatidi hanno iniziato a lasciare il sito. Gli operai stavano iniziando a lavorare lungo il canneto della sponda nord. Intorno alle 9:30 quando ho deciso di andare via, il guardiano del limitrofo circolo diportistico "l'Approdo" mi ha fatto notare la puzza, che si era sprigionata in loco e gli operai che avevano provveduto a piazzare un tubo per scaricare acqua proveniente da uno scavo appena effettuato. Mi sono avvicinato per fare notare l'importanza naturalistica del sito oggetto dello scarico, ma molto disinvoltamente mi è stato risposto:"niente, è mare" e l'acqua versata "è acqua di falda". Nessuna misura, comunque, di mitigazione dell'impatto per cui ho annotato e sono andato in Capitaneria di Porto. Niente però, a quanto sembra, di particolare dato che i lavori sono continuati".