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09/10/2023 15:00:00

Nel canale di Sicilia uccisa "Sara", il capovaccaio che ha compiuto 5 migrazioni

E' stata uccisa a fucilate lo scorso, 19 settembre 2023, durante l’attraversamento del Canale di Sicilia, tra l’Isola di Marettimo  e Capo Bon, "Sara", il capovaccaio che aveva concluso 5 migrazioni dall’Africa all’Italia e che era controllata da un Gps. Non si sa, invece, che fine abbiano fatto il compagno e il figlio.

Il rapace veniva seguito dal settembre 2015, quando era stato liberato in Puglia e dopo 3.980 km di volo in meno di un mese, era arrivata in Niger. Trascorsi quattro anni in Africa, dal 2019 ogni primavera Sara faceva ritorno in Italia, vi trascorreva cinque mesi e poi si spostava nuovamente nella fascia subsahariana, area che ospita i giovani capovaccai nei primi anni di vita e poi gli adulti nel periodo autunnale ed invernale. 

Con il suo GPS e quelli di altri esemplari nati in cattività e liberati in natura, si è riusciti a scoprire che il bracconaggio sta decimando i capovaccai e, con loro, la speranza di salvare la specie in Italia. Questi dati raccontano nello stesso posto, poco lontano da dove ha trovato la morte Sara, è stata uccisa "Agata" nel 2015 e "Tommy" nel 2022.

ll giovane avvoltoio, nato al CERM e liberato in Basilicata nell’agosto 2022, il 21 settembre aveva lasciato le isole Egadi e si era diretto verso la Tunisia. Dopo 86 km di volo sul mare, il suo GPS aveva segnalato un anomalo e repentino cambio di rotta, seguito da un percorso verso nord-ovest a velocità costante di 20-21 km/h il che faceva presuppore che si trovasse su una imbarcazione. Tommy in seguito venne trovato una spiaggia di Malta dai volontari di BirdLife. 

Dopo questi tre episodi c'è così la conferma che nel Canale di Sicilia bracconieri piazzati su imbarcazioni abbattono gli uccelli migratori che capitano loro a tiro per poi immetterli nel mercato degli uccelli imbalsamati.