Ghe pensi mi. Forse è cosi che a Milano avrebbero sintetizzato questo singolare annuncio dell’onorevole partannese Nicola Catania, vice capo gruppo vicario all’Ars di FdI, che “risolve” il problema del campo migranti di Fontane d’Oro a Campobello di Mazara, ancora chiuso perché la Regione Siciliana aveva comunicato di non poter finanziarne la gestione e l’annesso montaggio e smontaggio delle unità abitative.
Sabato scorso, con un comunicato stampa, Catania ha fatto sapere di aver “sollecitato il presidente Schifani che ha subito interpellato il direttore della Protezione Civile Salvo Cocina chiedendo di intervenire”.
Nella nota si legge che il giorno prima aveva appreso della preoccupazione del sindaco di Campobello Giuseppe Castiglione su come affrontare l’accoglienza dei migranti che sul territorio di Campobello e Castelvetrano vengono occupati come manodopera nella raccolta delle olive da mensa e per olio. Da lì, la sua sollecitazione al presidente della Regione Siciliana che a sua volta chiede subito l’intervento al direttore della Protezione Civile.
Nessun protocollo, nessun iter, nessuna pec di cui si aspettano risposte. Tutto a stretto giro. Appunto, ghe pensi mi.
E poi, nello stesso comunicato, ha ringraziato Schifani “per la sensibilità e la tempestività con cui ha accolto l’istanza del nostro territorio”. Un’istanza senza la mediazione di alcun ufficio, partorita da una politica muscolare che mostra il proprio potere, della serie “oggi vengo a sapere del problema (anche se, per la verità, era noto a tutti da diversi giorni e assolutamente prevedibile da mesi) e domani ve lo risolvo.
Quando questa situazione del campo di accoglienza si sbloccherà (cosa che giustamente tutti auspicano), ci si chiederà se sarà stata la conseguenza dell’interlocuzione amministrativa del sindaco di Campobello, in atto da diverse settimane, oppure dell’interessamento dell’onorevole.
L’immagine è quella del politico che ha i santi in paradiso e che con un paio di telefonate ottiene quello che altri non riescono ad ottenere.
Insomma un biglietto da visita perfetto per fare breccia nelle aspettative di quei castelvetranesi che da anni vedono nell’onorevole il sindaco ideale per la città. La candidatura a sindaco per le prossime amministrative di Castelvetrano non è certo una possibilità da escludere, soprattutto nel caso in cui la sua esperienza all’Assemblea Regionale Siciliana possa finire molto prima del previsto a causa del ricorso vinto da Giuseppe Bica. Bica infatti, alle ultime regionali del Settembre 2022, era arrivato secondo nella lista di Fratelli d’Italia e aveva presentato ricorso in sede civile contro Catania, ritenendolo incandidabile e ottenendo ragione dal Tribunale di Palermo.
L’impressione è che Catania stia cercando una particolare visibilità politica nel territorio di Castelvetrano e dintorni, occupandosi di diverse vicende, dal porto di Marinella di Selinunte al campo di accoglienza dei braccianti migranti, passando per le ciclovie.
A volte può capitare che la campagna olearia si mischi con quella elettorale.
Egidio Morici