E’ stata la festa della resurrezione di Totò Cuffaro, quella che c’è stata in questi giorni a Ribera. Cuffaro che intreccia accordi e alleanze per le prossime elezioni, gli altri che lo guardano, qualcuno lo avvicina perché sa che i voti di Cuffaro sono necessari per galleggiare.
Cuffaro che abbraccia Schifani, che applaude Stefano Pellegrino, che accoglie il console russo, che parla di pace, che parla di turismo, di accoglienza, che invita la Boschi e Faraone.
Cuffaro che fa mentre gli altri sono su posizioni attendiste, che in politica non è nemmeno una posizione sbagliata ma se tenuta per troppo tempo porta alla marginalità.
I voti di Cuffaro fanno gola a tanti, ci sarebbe da chiedersi come mai gli altri partiti non riescono a sfondare come la classe dirigente della Dc. Come può un partito essere credile se ha bisogno di Cuffaro per sopravvivere? Sono domande che bisogna avanzare per comprendere lo stato di emergenza della politica siciliana.
Tra tutti i politici invitati mancava all’appello l’Mpa, l’accordo, il Movimento di Raffale Lombardo, lo ha stretto per le europee con Matteo Salvini, condizione necessaria.
Si tratta sempre di un Movimento regionalista e per arrivare in Europa è necessario superare lo sbarramento del 4%.
Ha lavorato all’accordo Nino Minardo: “Sulle necessità della Sicilia siamo stati sempre d’accordo, è stato naturale ritrovarsi”, una accelerazione è stata data anche in concomitanza dell’arrivo di Luca Sammartino alla festa della DC, i due partiti non hanno nulla da dirsi, e il vicepresidente della Regione è invece molto vicino a Cuffaro, eppure Sammartino ha smentito un suo eventuale passaggio alla DC, non sarebbe il primo cambio e manco l’ultimo per il politico catanese.
Finito il suo intervento a Ribera ha sottoscritto il comunicato stampa della Lega Sicilia: “Accogliamo con entusiasmo la decisione del rinnovo del patto federativo e auspichiamo un’azione politica e amministrativa condivisa”.
Questa alleanza Lega-MPA non stupisce Schifani: “Mpa ha preferito rinsaldare un vecchio patto federativo ma non c’è una piena novità, non ci trovo nulla di particolarmente nuovo. Auguri di buon lavoro, noi andremo avanti”.
Il governatore siciliano poi rilancia sulla linea indicata dal suo partito: “Per quanto mi riguarda ho lanciato la proposta di raccogliere, sotto il simbolo di Forza Italia per le europee, tutte le forze politiche che si riconoscono nel Ppe. I sondaggi di oggi, che ci danno in crescita, danno il senso di una guida sicura da parte di Tajani e di un partito in piena salute”.
Rossana Titone