"Non è un condono, attenzione con le parole. E' mettere ordine su una confusione legislativa che si è determinata tra il 1976 e il 1985 che ha indotto persone a potere realizzare, in buona fede, sul presupposto che la norma glielo consentisse".
Lo ha detto il Presidente della Regione siciliana Renato Schifani, tornando a parlare da Brucoli (Siracusa) alla convention di Fdi della legge di cui si discute all'Ars. "E' gente che in buona fede si è fidata - ha aggiunto - poi la legge regionale del 1985 ha dato un'altra interpretazione ed è giusto che questi aspetti vengano valutati dall'aula". "Io lascerò libertà di scelta, lungi dall'idea di condono. Si tratta di mettere ordine su questo aspetto. Poi, l'aula sarà sovrana. Ma io mi sento di dire che si tratta di una proposta di buon senso", ha aggiunto.
"Qui si tratta di avere il coraggio, lasciando la libertà di voto, e anche alle coscienze dei parlamentari, perché è giusto che il centrodestra, come ha sempre fatto, su alcuni temi - come quelli etici - ha lasciato la libertà di coscienza. Lo faremo, andremo avanti con una manovra che già è a buon punto", ha concluso Schifani.