Non ha intascato mazzette per non eseguire controlli nei lidi del Trapanese.
La Corte d'Appello di Palermo ha assolto, ieri, il primo luogotenente della Capitaneria di porto di Trapani, Federico Sorrentino accusato di corruzione. Per i giudici del capoluogo siciliano, il fatto non sussiste. Il Gup del tribunale di Trapani Roberta Nodari, invece, aveva condannato l'ufficiale a tre anni di reclusione. Sorrentino era accusato di aver preso soldi dal titolare di uno stabilimento balneare di San Vito Lo Capo per non eseguire controlli. Oltre alla condanna l'imputato aveva subito la confisca della somma di 2000 euro quale provento del reato che gli era stato contestato.
Ad inguaiarlo una registrazione fatta in un bar dal sindaco della località balneare Matteo Rizzo. In quella registrazione Andrea Di Liberti accusava Federico Sorrentino di corruzione. Dopo tre anni la vicenda si è conclusa con l'assoluzione dell'ufficiale della Guardia costiera.
Adesso, Federico Sorrentino, assistito dall'avvocato Nino Sugamele, attende le motivazioni della sentenza riservandosi di sporgere denuncia per calunnia contro Di Liberti e Rizzo.