Il Daspo gli era stato comminato dal questore nell’ottobre 2019 per disordini allo stadio municipale di Marsala, ma quando, nel maggio 2021, gli fu contestata la violazione del provvedimento, la società di calcio del Marsala era un’altra.
E facendo leva su questo “dettaglio”, l’avvocato Gabriele Tranchida è riuscito a far assolvere un giovane “tifoso” marsalese: R.A, classe 1998, accusato di non aver rispettato le prescrizioni imposte (firma in Commissariato dopo un quarto d’ora dall’inizio del primo e del secondo tempo della partita di calcio).
Alla base dell’assoluzione, sentenziata dal giudice monocratico del Tribunale di Marsala, c’è dunque il fatto che il Daspo era collegato alla società di calcio Marsala. E siccome nel 2021 non era più quella di due anni prima, l’imputato è stato assolto. L’intuizione dell’avvocato Gabriele Tranchida si è quindi rivelata vincente. “Il Daspo – ha sostenuto nel processo il giovane legale - non si riferiva agli incontri della nuova società di calcio costituita nella stessa città”. Un “cavillo” che il difensore è stato bravo a sfruttare.