Matteo Messina Denaro si presentava ogni sabato mattina davanti casa della maestra Laura Bonafede, per salutarla.
Il boss e la maestra, nell’ultimo periodo, avevano programmato due appuntamenti fissi: uno ogni sabato mattina alle 11.00, l’altro per il lunedì per lo scambio della corrispondenza clandestina. Immortalato dalle telecamere della polizia davanti casa della donna, in una zona centrale di Campobello di Mazara, Messina Denaro è riuscito a sfuggire alla cattura perché non è stato riconosciuto. Questa l’indiscrezione emersa nell’ambito delle indagini sulle abitudini dell’ex boss di Castelvetrano, arrestato il 16 gennaio presso la clinica La Maddalena di Palermo, e morto all'ospedale dell'Aquila.
Passava davanti a casa dell’insegnante nella centralissima via Roma. E non immaginava che lì davanti erano piazzate le telecamere della polizia. Ma il superlatitante non è stato identificato. E ora quelle immagini, recuperate e consegnate dalla polizia alla procura di Palermo dopo l’arresto del boss, effettuato dal Ros il 16 gennaio, sono diventate un’altra prova contro Laura Bonafede che, secondo gli investigatori, era l'amante del boss.