Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
14/10/2023 00:00:00

Sicilia: migliora la raccolta differenziata degli imballaggi, restano le criticità

 Nel 2022 in Sicilia 315.706 tonnellate di rifiuti di imballaggio sono state sottratte alla discarica e conferite a CONAI, grazie agli accordi sottoscritti tra i Comuni della Regione e i Consorzi di Filiera di CONAI. Un quantitativo in crescita di circa il 2% rispetto all’anno precedente: nel 2021 i conferimenti a CONAI erano stati pari a 310.254 tonnellate.

Una quantità di rifiuti che, messa in cassonetti, potrebbe coprire per quasi quattro volte la tratta autostradale Palermo-Vienna (tenendo conto anche del tratto di mare tra Messina e Villa San Giovanni da coprire in traghetto).

Lo rende noto il Consorzio Nazionale Imballaggi nel disegnare un bilancio e un consuntivo delle performance ambientali delle Regioni italiane nella raccolta degli imballaggi. Per coprire parte dei costi della raccolta differenziata, nel 2022 CONAI ha trasferito ai Comuni della Sicilia oltre 45 milioni e 409mila euro per gli imballaggi così come previsto dall’Accordo Anci-CONAI vigente.

«Il miglioramento dei risultati della Sicilia è in parte incoraggiante» spiega Fabio Costarella, Responsabile dei piani di sviluppo al Centro-Sud di CONAI. «Ma la Regione rimane purtroppo l’ultima in Italia nel campo della raccolta differenziata: con un 47% di differenziata, secondo gli ultimi dati ISPRA, è la sola Regione a differenziare correttamente meno della metà dei suoi rifiuti. Se a questo sommiamo la carenza di impianti per i rifiuti di cui la Sicilia e il Sud in generale continuano a soffrire, è chiaro che ci sono ancora molto lavoro da fare e molte opportunità di sviluppo, anche in vista dei nuovi obiettivi di recupero e riciclo imposti dall’Unione Europea».

Guardando ai dati ISPRA disponibili ad oggi, la provincia più virtuosa rimane Trapani, che differenzia più del 74% dei suoi rifiuti. Proprio dalla provincia di Trapani arriva a CONAI il quantitativo più alto di rifiuti di imballaggio differenziati: oltre 100 kg per cittadino. Un pro-capite in crescita rispetto a quello dell’anno precedente, pari a 96,3 kg.

 

Segue Ragusa, la cui percentuale di raccolta differenziata totale sfiora il 66%. Dalla provincia sono arrivati a CONAI nel 2022 82 kg di imballaggi per cittadino.

 

Medaglia di bronzo nella differenziata alla provincia di Enna, che ha una raccolta differenziata complessiva del 60%. Il pro-capite di rifiuti di imballaggio che arriva a CONAI dai cittadini della provincia è di oltre 63 kg.

 

«L’Italia è già leader in Europa nel campo del riciclo degli imballaggi» conclude Fabio Costarella, «nonostante le forti differenze che separano molte aree del Mezzogiorno da quelle del Nord, che negli anni hanno creato un ciclo industriale per la valorizzazione dei rifiuti. Un risultato complessivo che sicuramente può migliorare, se anche le Regioni del Centro-Sud riusciranno a colmare, almeno in parte, la distanza che le separa da quelle del Settentrione. È importante che la raccolta cresca anche in qualità, e che i Comuni arrivino a gestire i servizi di raccolta differenziata in forma aggregata e con un ciclo industriale a valle in grado di dare quel valore aggiunto sociale, economico e ambientale rispetto alla situazione odierna. Il fine ultimo della differenziata, del resto, è il riciclo. E non è sufficiente fare grandi quantitativi di rifiuti differenziati se poi la raccolta è fatta male. Tutti dobbiamo fare la nostra parte, iniziando dal separare i rifiuti di imballaggio con attenzione, ogni giorno, in base alle disposizioni del Comune di residenza».