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27/10/2023 08:05:00

Malasanità all'ospedale di Castelvetrano. A processo 12 medici

Il giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Marsala Chiara Vicini ha rinviato a giudizio, per omicidio colposo in concorso, dodici medici dell’ospedale di Castelvetrano in servizio, all’epoca dei fatti (2019), nei reparti di medicina e chirurgia.

Gli imputati sono Antonino Lo Sciuto, Angelo Maria Patti, Amedeo Musiari Brunone, Carmelo De Bilio, Giuseppe Gioia, Gaetano Furgiuele, Antonio Tavormina, Paola Acquaro, Alessandro Traficante, Alberto Allotta, Domenico Vitale e Maurizio Di Piazza. L’avvio del processo, davanti il tribunale di Marsala, è stato fissato per l’11 marzo 2024. Nel procedimento si sono costituiti parte civile i quattro fratelli della vittima, Francesco Carbonello, insegnante di Salemi, deceduto all’età di 55 anni il 19 giugno 2019. Ad assistere i familiari sono gli avvocati Francesco Salvo e Marco Romanelli.


Nel giugno 2019, l’insegnante venne ricoverato nel reparto di medicina dell’ospedale di Castelvetrano per un attacco di colite acuta. Ma dopo oltre dieci giorni di ricovero le sue condizioni non accennavano a migliorare. Per questo, fu trasferito nel reparto di chirurgia dello stesso nosocomio, dove venne sottoposto a due interventi chirurgici. Ma dopo il secondo vi fu il decesso. E i familiari sporsero una denuncia-querela contro ignoti da cui è scaturito il procedimento penale.


La Procura di Marsala dispose l’autopsia, dalla quale sarebbero emerse presunte responsabilità a carico dei medici per i quali è stato disposto il processo. In particolare, l’equipe medica guidata dal professor Paolo Procaccianti avrebbe accertato alcune gravi condotte omissive a carico dei sanitari coinvolti nella vicenda, ritenuti a vario titolo responsabili della morte del paziente. Lo scorso 26 giugno, il gup aveva respinto le eccezioni sollevate dai legali della difesa, mentre nella precedente udienza, il 13 marzo, aveva accolto la richiesta delle parti civili di poter citare l’Asp di Trapani come responsabile civile.