Balzati agli “onori” della cronaca nel marzo del 2021, quando vennero arrestati dai carabinieri mentre uno stava consegnando all’altro una Nissan Juke bianca sulla quale c’erano oltre due chili di cocaina, e poi per questo condannati a tre anni di carcere, adesso sono finiti sotto processo anche per ricettazione. L’auto, infatti, era stata rubata. A denunciarne il furto era stato un uomo di Belpasso (Ct).
Al centro della vicenda ci sono il marsalese Carlo Frazzitta e il catanese Agatino Lorenzo Abate, entrambi di 46 anni. Adesso, davanti al giudice monocratico di Marsala Bruno Vivona, nel tentativo di limitare i danni hanno scelto il processo con rito abbreviato, che in caso di condanna prevede uno di pena di un terzo su quanto previsto dalla legge. Per la droga, nel marzo 2021, l’arresto avvenne nell’area di servizio “Coccigrill” lungo la strada a scorrimento veloce Marsala-Birgi, alle spalle del Giardino Inglese di contrada Rakalia, dove Frazzitta, difeso dall’avvocato Vincenzo Forti, aveva appuntamento con Abate.
Ed è stato proprio quest’ultimo, poi, in caserma, forse conscio del fatto che ormai non aveva più scelta, a svelare ai carabinieri dove era nascosta la cocaina: due panetti avvolti nel cellophane. L’ingente quantitativo di droga era all’interno del pannello laterale destro del vano bagagli. Nell’interrogatorio di garanzia Frazzitta dichiarò di essere all’oscuro del fatto che sull’auto condotta da Catania a Marsala c’era la droga. E che portò l’auto perché saltuariamente lavorava per un autonoleggio, in attesa di un’eventuale
chiamata come personale Ata in una scuola di Bologna.