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30/10/2023 17:30:00

Presentato a Palermo il libro in memoria del giudice Terranova 

 A Palermo un libro in memoria del giudice Terranova: “non un eroe ma un uomo all’altezza del proprio dovere”. Sabato 28 ottobre, alle ore 19.30, a Villa Pottino (via Notarbartolo 28/a, Palermo), Luca Gulisano ha presentato il suo libro dal titolo : “Cesare Terranova. Giudice onorevole” ( Mesogea 2023).

Durante l’evento, l’autore ha avuto modo di dialogare con importanti figure come Giuseppe Lo Bianco e Geraldina Piazza, entrambi giornalisti, Carmine Mancuso, funzionario di Polizia e senatore nonché figlio di Lenin Mancuso, e il regista Pasquale Scimeca che ci ha offerto una visione cinematografica della storia del giudice. La moderazione dell’incontro è stata affidata al giornalista Giorgio Mannino, membro dell’associazione “Memoria e Futuro”.

L’ incontro si è svolto dinnanzi a un pubblico attento e numeroso a cui è stata data la possibilità di approfondire e conoscere meglio la figura di Cesare Terranova, il magistrato assassinato il 25 settembre del 1979 insieme al maresciallo Lenin Mancuso che gli faceva da scorta. Il giudice Terranova ha lasciato un segno indelebile nella storia della giustizia italiana per il suo costante impegno. La sua figura infatti è stata spesso associata alla lotta contro la mafia e alla difesa dei diritti umani.

Luca Gulisano (Catania, 1993), insegna Lettere alla scuola secondaria. Dopo la laurea in Filologia classica a Bologna e il diploma di archivista, è entrato nell’associazione “Memoria e Futuro”, con cui da anni si occupa di dibattiti pubblici e di laboratori antimafia nelle scuole. “Cesare Terranova. Giudice onorevole” è la sua prima pubblicazione.
Gulisano con una solida ricerca documentaria , attraverso archivi spesso digitali ma anche un archivio cartaceo presso l’”Istituto Gramsci Siciliano” e le testimonianze di alcuni parenti del magistrato, è riuscito a riportare alla luce un resoconto molto ricco e attento ai fatti, mettendo in luce, nello stesso tempo, il profilo umano del giudice che fronteggiò Luciano Liggio, portò in tribunale membri della mafia degli anni Sessanta e Settanta, e fu il primo a far emergere i rapporti dei boss con personaggi di spicco della politica come Lima e Ciancimino.

Durante una intervista Gulisano ha approfondito ulteriormente la figura del giudice Terranova , dando la possibilità di fare emergere ulteriori dettagli della sua personalità ,ingiustamente quasi dimenticata, che è doveroso fare invece riemergere come esempio di onestà professionale e soprattutto umana:

« Sono tante le cose che mi hanno colpito della sua personalità - , mi spiega Gulisano- scelgo in particolare una frase di Bruno Tucci , giornalista del quotidiano “ Il Messaggero”, a seguito di una intervista, nella quale sostenne : “Chi vuole avere una biografia di Cesare Terranova deve trovarla “fuori” . Il giudice non parlava infatti mai di se stesso ma la sua personalità emergeva attraverso il suo lavoro e soprattutto attraverso le relazioni umane e professionali che ha costruito nel corso del tempo, diventate un metodo investigativo con risultati eccezionali . Questo è il tratto in assoluto più affascinante della sua personalità».

Durante l’incontro, oltre a quella del giudice Terranova, sono emerse altre grandi figure umane prima ancora che professionali, mettendo in luce uno spaccato di storia di lotta contro la criminalità mafiosa come un nemico invisibile, spesso affrontato con grandi difficoltà e in solitudine .

“Qualunque fosse il ruolo – spiega, durante l’incontro, la giornalista Geraldina Piazza, nipote del giudice Terranova - Lenin Mancuso è morto coricato sul corpo di mio zio per parare i colpi delle armi da fuoco”. Parole che testimoniano l’altra grande figura umana oltre che professionale di Lenin, maresciallo della Polizia e padre di Carmine Mancuso, una figura profondamente legata a quella del giudice da un grande rapporto di amicizia e stima. Durante l’evento di presentazione si è doverosamente ricordata anche la figura di Marcello Immordino Dirigente della Polizia di Stato.

 

Dorotea Rizzo