Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
02/11/2023 06:00:00

I numeri della sanità siciliana (che non è messa molto bene)

La Sanità siciliana è messa molto male, in Italia ci sono poche eccellenze e non sono riconducibili all’Isola, tra le strutture con le migliori performance e in più aree c’è solo l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano. Mentre nel pubblico si afferma l’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche.

E' quanto viene fuori dall'ultimo rapporto Agenas (qui i dati nazionali che abbiamo pubblicato ieri)

Ci sono poi troppe strutture con bassi volumi di attività che mal si sposano con esiti di qualità. Ad esempio per l’impianto del bypass aortocoronarico le cardiochirurgie hanno aumentato i ricoveri ma è diminuito il numero delle strutture che superano la soglie dei volumi indicati dal Dm 70.
Il Direttore generale di Agenas, Domenico Mantoan lo ha detto chiaro: “E’ passato il tempo di non fare classifiche”, sono quattro le strutture con le migliori performance: al primo posto e al secondo posto, per il secondo anno consecutivo ci sono l’Irccs Humanitas di Rozzano e l’Ao delle Marche di Ancona, al terzo l’Humanitas Gavazzeni di Bergamo e al quarto l’Humanitas Mater domini di Castellanza, Varese.


Ci sono ben 8 ospedali italiani, pubblici, sia nel Nord che nel Sud che non hanno ottenuto una valutazione sufficiente, mentre 436 sono risultati non classificabili, perché hanno un livello di attività così bassa che non è stato possibile valutarli.


Vediamo in Sicilia i ricoveri effettuati unitamente alle aree di intervento.
L'angioplastica coronarica, nota come PTCA, ha ricoveri per un totale di 4237, solo il 2% è tra i non residenti in Sicilia, sono così distribuiti in percentuale: il presidio Gaspare Rodolico di Catania il 10.60% di ricoveri; la Casa di cura Maria Eleonora Hospital srl di Palermo il 9.10%; l’ospedale San Giovanni Di Dio di Agrigento il 7.30%; il Papardo di Messina la 6%; il Cannizzaro di Catania al 6%; Iscas Morgagni Nord srl di Pedara il 5.90%; l’ospedale Civico di Palermo il 5.30%; le altre strutture sono in totale al 44.90% con un totale di 1961 ricoveri.
Da notare come gli interventi di Bypass aorto-coronarico hanno un volume di intervento pari al 98%, per la maggiore con ricoveri in regione: il Rodolico di Catania vanta 189 interventi, il Morgagni di Pedara 177, il Paolo Giaccone di Palermo 174, il Pappando di Messina 168, la Casa di cura Maria Eleonora di Palermo 150, Irccs Ismett di Palermo 133.
Il volume di ricoveri per Infarto Miocardico Acuto è pari al 74.4%, 7.10% al S. Antonio Abate di Trapani, al Cannizzaro di Catania il 5.10%, il Rodolico di Catania al 5%, il Giovanni Paolo di Ragusa la 5%.
Il volume dei ricoveri in caso di Ictus ischemico con trombolisi in regione sono pari quasi al 98%.
Vengono evidenziati i dati di ricovero in altre strutture sempre regionali pari a 77, seguono: Villa Sofia Palermo con 72 ricoveri; Cannizzaro di Catania con 72; il Guzzardi di Vittoria 69; il Civico di Palermo al 49;, l’Umberto di Siracusa al 46; Gravina e S. Pietro di Caltagirone 34; l’ospedale universitario Martino di Messina 31; Garibaldi Centro di Catania 30; il Buccheri La Ferla di Palermo 26.
I ricoveri in strutture di altre regioni sono in totale 15.


Il volume di ricoveri per prostatectomia radicale effettuati in regione hanno una incidenza del 98.40% dei residenti, con il 32.20% dei ricoveri in altre strutture, l’11.20% al Giglio di Cefalù, l’8.10% al Martino di Messina, il 7.50% al Civico di Palermo, il 5% al Nuovo ospedale Garibaldi di Catania, il 5% all’ Ist.Ort. Villa Salus I. Galatioto Srl di Melilli.
I ricoveri in altre strutture al di fuori della Sicilia sono pari al 24.20% e il 6.90% presso al casa di cura Pederzoli di Peschiera del Garda.
Il volume di ricoveri per Intervento chirurgico per TM ovaio effettuati in regione sono pari al 96.70%, distribuiti con il 25% in altre strutture, il 23.80% al Civico di Palermo, il 20.50% al Cannizzaro di Catania, il 10.10% al Nuovo ospedale Garibaldi di Catania, l’8.6% al Papardo di Messina.
Sono invece 40 in totale i ricoveri effettuati in ospedali di altre regioni.
Il volume di ricoveri per Interventi di cardiochirurgia pediatrica per difetti congeniti del cuore sono 28 presso l’ospedale S. Vincenzo di Taormina, si contano poi i ricoveri in altre regioni: all’Irccs Policlinico S. Orsola di Bologna 11.60%, all’ Ospedale Pediatrico Bambino Gesu’ di Roma il 9.30%, il 14% in altre strutture sempre fuori la regione Sicilia.


E’ di 78 Il volume di ricoveri per Interventi cardiochirurgici in età  pediatrica effettuati al S. Vincenzo di Taormina, pari al 50% circa. Gli altri ricoveri si contano in strutture di altre regioni italiane: 16 al Policlinico di San Donato Milanese, 14 al Gaslini di Genova, 12 all’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma, 12 al Policlinico S. Orsola di Bologna.


I trapianti di cornee, fegato, cuore, polmoni vengono in Sicilia effettuati tra Palermo e Catania.
Il volume dei ricoveri per il Trapianto di cuore o polmone è dell’82% all’Ismett di Palermo, il 7.10% al Presidio Ospedaliero Smm di Udine. Per il trapianto del fegato svetta l’Ismett con quasi l’85% e il 15.30% con ricoveri in altre regioni.
Il trapianto delle cornee è ad appannaggio di Catania, con il 12.30% al Gaspare Rodolico e con l’11.6% al Garibaldi.
Sale il volume dei ricoveri per impianto cornee in altre regioni: 24% al S. Raffaele di Milano, 19% al Mater Domini di Catanzaro, 8.90% all’ Ospedale Privato Accreditato Villa Igea di Forlì. Si conta poi il 22.60% dei ricoveri in altre strutture sempre extra regionali.