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07/11/2023 06:00:00

Colombaia di Trapani: forse è la volta buona. Tra gennaio e febbraio inzia il restauro

 Dopo anni di abbandono, di progetti esecutivi, di finanziamenti e, soprattutto, di tanti rinvii e di un nulla di fatto, dovrebbero finalmente partire i lavori di restauro, tra gennaio e febbraio del prossimo anno, della Colombia di Trapani, chiamata anche Torre Peliade o Castello a mare.

Fine lavori entro il 2026 - La Regione ha confermato, già il mese scorso, che il progetto per cui è previsto un finanziamento di 27 milioni di euro con i fondi del PNRR, è parte integrante del progetto approvato a suo tempo e che deve essere solo aggiornato sotto la supervisione della Soprintendenza dei Beni Culturali. In sede di Commissione Europea all’ARS è stato ribadito il cronoprogramma degli interventi che dovrebbero completarsi entro il 2026.

La riqualificazione del Castello a Mare, monumento tra i più rappresentativi di Trapani, è attesa da più di venti anni e in tutto questo tempo, a chiedere e, soprattutto, a pungolare e cercare di mantenere alta l’attenzione su quel monumento sempre più a rischio deterioramento, oltre che vittima dei vandali, ci ha pensato l’associazione “Salviamo la Colombaia”. E in attesa che i lavori inizino e a “vigilare” che non ci siano ulteriori intoppi, rispetto a quanto annunciato, è il presidente dell’associazione Luigi Bruno, che aveva lanciato l’allarme questa estate sul silenzio calato sull’iter burocratico che avrebbe dovuto portare all’avvio dei lavori. Oggi Bruno che ha fatto partire un ideale conto alla rovescia, chiede che vengano rispettati i tempi, perchè la Colombaia, come più volte denunciato, non può più attendere.

La storia della Colombaia - Uno dei migliori esempi di architettura militare in Sicilia, ha già superato i 2500 anni di storia. Costruita attorno al 260 A.C. Caduta in seguito ad un'importante battaglia navale che vide i Romani sconfitti dai Cartaginesi. Due anni più tardi però il console romano Numerio Fabio Buteone attaccò e conquistò in una sola notte l'isolotto della Colombaia.
Sotto i romani, la torre, costruita su un isolotto, cadde in abbandono e fu ridotta a nido di colombe, che erano state usate come comunicazione. Durante quel periodo probabilmente divenne sede del culto pagano della dea Venere Ericina, della quale le colombe erano animale sacro. Furono gli Arabi in seguito a restaurarne l'uso come faro.

L’attuale forma ottagonale risale al periodo medievale, quando venne ricostruita dagli aragonesi. Fu ampliata intorno al 1400, e divenne una fortificazione durante il regno di Carlo V, per difendere la città dalle incursioni barbaresche. Le ultime trasformazioni le subì nell'XVII secolo su ordine del viceré Don Claudio Lamoraldo, Principe di Ligny. Dismessa la destinazione militare, venne trasformata in prigione dai Borboni, dopo i moti del 1821 e fino al 1860 ospitò i patrioti siciliani del Risorgimento, tra cui Michele Fardella, barone di Mokarta, che fu sindaco di Trapani nel 1861.

Utilizzata come carcere fino al 1965, quando fu inaugurato il nuovo carcere di Trapani, è poi caduta in stato d'abbandono. Negli anni novanta venne restaurata la torre pericolante, mentre sul resto del castello la soprintendenza regionale dei Beni culturali non poté intervenire perché appartenente al demanio statale.

Le tappe recenti della storia della Colombaia e lo stato di abbandono - Nel 2009 è stata scelta dal Fondo per l'Ambiente Italiano come Luogo del cuore degli italiani, purtroppo perchè si trovava in stato di abbandono e necessitava di urgenti interventi di restauro. Il 3 dicembre 2010 altra data importante. E’ stato firmato, infatti, dal Presidente della Repubblica, il decreto che trasferisce il bene dallo Stato alla Regione Siciliana. Da allora si è in attesa di un restauro soltanto annunciato e mai realizzato. Dopo la messa in sicurezza, di una sua parte, è stata di nuovo abbandonata a se stessa e negli ultimi anni ma anche di recente è stata oggetto di vandalismo, danneggiamenti vari e del furto dei cavi dell’impianto elettrico.