“Liste d’attesa, carenza di personale e fuga verso il privato, reparti chiusi, condizioni di lavoro pesanti, demotivanti e a rischio di aggressioni”: Sono solo alcune delle criticità che riguardano la realtà ospedaliera siciliana su cui Fp Cgil accenderà i riflettori durante il tour di mobilitazione in Sicilia che scatterà giovedì, 9 novembre. Il viaggio partirà da Siracusa, con l’iniziativa organizzata all’Ospedale Umberto 1° alla presenza del Segretario Nazionale Michele Vannini, con l’obiettivo di costruire, attraverso le sollecitazioni che arriveranno dagli operatori sanitari, una proposta di riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale.
“Cominciando dalle questioni legate ai rinnovi contrattuali sia del comparto che della dirigenza medica e sanitaria - dichiarano Gaetano Agliozzo, Segretario Generale della Funzione Pubblica siciliana, e Monica Genovese Segretaria Regionale della FP- vogliamo approfondire con le lavoratrici e i lavoratori tutte le criticità che caratterizzano la sanità dell’isola, così da avere un quadro che possa consentirci di denunciare le problematiche esistenti e proporre soluzioni percorribili”.
Il successivo appuntamento sarà Catania, dove il 10 novembre presso l'Azienda Ospedaliera Cannizzaro è previsto un Attivo Regionale di tutto il comparto e la presentazione delle linee guida della piattaforma unitaria per il rinnovo contrattuale sanità pubblica. Parteciperà il Segretario Nazionale Fp Cgil, Michele Vannini. Il tour sindacale toccherà poi Palermo. Nel capoluogo siciliano il 13 novembre si svolgerà, presso l’Arnas Civico, una assemblea con la dirigenza medica e sanitaria di tutte le aziende ospedaliere di Palermo: a concludere i lavori, Andrea Filippi, Segretario Nazionale Fp Cgil Medici.
“Vogliamo essere presenti nei territori e raccogliere disagi e proposte – concludono Agliozzo e Genovese – la nostra azione sindacale sarà determinata e incisiva perché, a nostro avviso, occorre subito cambiare rotta e investire su un Piano straordinario di assunzioni. Le risorse per la Sanità nella manovra di bilancio sono insufficienti a coprire le maggiori spese dei servizi sanitari regionali e non rifinanziano l'assistenza territoriale su cui si è abbattuta la scure del taglio delle misure del Pnrr. La nostra mobilitazione vivrà il suo momento più alto, in termini di partecipazione, con lo sciopero del 17 novembre prossimo per invocare a gran voce la tutela e salvaguardia della sanità pubblica e la messa in sicurezza della salute dei cittadini”.