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15/11/2023 06:00:00

Trapani, il Borgo Livio Bassi ad Ummari torna a vivere. Il video

Un bando per assegnare gli appartamenti che verranno recuperati e riportare, così, all’antica vita il Borgo Livio Bassi, nella frazione di Ummari, a circa 15 chilometri da Trapani. È a questo che sta lavorando l’amministrazione comunale, così come annunciato dal sindaco Giacomo Tranchida nel corso del suo intervento alla “prima festa del Borgo”, iniziativa promossa dal Comune e dall’Istituto Autonomo Case Popolari.

Continua in questo modo la promozione dei prodotti agroalimentari a chilometro zero e a filiera corta, essendo realtà come il Borgo Livio Bassi, insieme con Tangi e Ummari, potenzialmente inseribili in un percorso agri-turistico, volano per la produzione di prodotti della terra utilizzabili anche e soprattutto nel turismo di prossimità. E, ancora, una attrattiva per il ritorno dei giovani alla coltivazione dei terreni, così come ha fatto l’ultraottantenne signor Bello, che mai si è allontanato dal “suo” borgo Livio Bassi e che, naturalmente, era presente all’iniziativa.

A curare il recupero del Borgo è l’Iacp, con l’intento di far ritornare a vivere quelle case che sorgono nella frazione di Ummari, una volta abitate da quanti coltivavano le terre vicine. Si tratta di interventi di riqualificazione che sono stati possibili grazie al progetto di housing sociale finanziato da fondi PO FESR 2014/2020 per il potenziamento del patrimonio pubblico e il recupero di alloggi sociali e servizi destinati alla collettività.

Il Borgo prende il nome da Livio Bassi, ufficiale e aviatore della Regia Aronautica, deceduto nel corso della seconda guerra mondiale e decorato con medaglia d’oro al valor militare alla memoria. Il Borgo "Livio Bassi" fa parte della seconda serie dei borghi rurali costruiti dall’Ente per la Colonizzazione del Latifondo Siciliano durante “l’assalto al latifondo” in epoca fascista, grazie al progetto dell'architetto Domenico Sanzone del 1940. Il borgo prevedeva il minimo indispensabile per l’assistenza civile, sociale, religiosa e politica per soddisfare le esigenze della piccola comunità di famiglie coloniche che si dedicavano alla coltura della terra.

All’iniziativa hanno partecipato anche gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Eugenio Pertini” che frequentano la sezione F di Fulgatore. I ragazzi hanno presentato delle proposte preparate assieme ai docenti e hanno anche intonato dei canti, prima all’aperto e poi, per via del forte vento, all’interno della chiesa dove il parroco, don Adragna, ha fatto accomodare i ragazzi. “Dio non si scandalizza perché i giovani cantano in chiesa – sono state le sue parole -, ma si scandalizza per la guerra e per le uccisioni dei bambini proprio per via della guerra”.

Infine, alla “prima festa del Borgo” c’è stato spazio anche agli stand ed alle attività artigianali e ricreative che sono state realizzate in collaborazione con l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, con la Cooperativa Sociale Badia Grande, con il Motoclub Dragon Star – Ummari e con l’associazione “Teniamoci per Mano” che ha assicurato l’animazione e la clown terapia, l’AISM Trapani e il Forum Trapani Accessibile.

"Questo intervento realizza un doppio obiettivoha affermato il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida - da un lato il recupero di un patrimonio edilizio storico molto importante, dall’altro l’ampliamento e il consolidamento dell’identità e della comunità locale. Il recupero di questi luoghi persegue l’intento di dedicare spazi ad una comunità viva e attiva, ed oggi è stato un bellissimo esempio di riappropriazione del borgo”.

L’evento di oggi è stato il frutto di un vero e proprio lavoro di squadra – le parole di Francesca D’Amico, responsabile dei lavori per l’IACP Trapaniche rende evidenza di quanto le attività e la presenza delle persone, all’interno di un contenitore storico, faccia la differenza”.

Sono in totale dieci gli alloggi recuperati dalla ristrutturazione di alcuni edifici del borgo. All’interno della zona di intervento sono previste aree comuni dove sarà possibile svolgere attività ricreative, usufruire di servizi sociali e spazi per la ristorazione e per il riposo.

Questo borgo, come merita, verrà effettivamente ripopolato grazie alla realizzazione di queste struttureafferma Eugenio Sardo, direttore generale dell’IACP Trapani - l’intervento offre la possibilità di favorire l’insediamento di nuove famiglie, che potranno vivere circondati, non soltanto nella meravigliosa natura che circonda questo luogo, ma anche di utilizzare spazi ricreativi comuni e le diverse strutture realizzate attorno al borgo”.

Anna Restivo