L’Assemblea regionale siciliana, dopo l'approvazione del maxi emendamento, ha dato il via libera con il voto finale alla manovra correttiva da 550 milioni di euro. In 32 hanno votato a favore, mentre sono stati 22 i contrari.
La manovra pesa complessivamente circa 600 milioni e non sono mancate le frizioni sia nella maggioranza che nell’opposizione prima di arrivare alla stesura definitiva del testo. Al centro dello scontro politico, il maxi-emendamento da 22 milioni di euro che conteneva una lunghissima sfilza di micro-finanziamenti legati ai collegi elettorali dei deputati. Il via libera alla fine arriva con un testo riscritto in cui spariscono le somme per i singoli Comuni, mentre resta in piedi l’elenco degli enti che beneficeranno dei contributi, attraverso un più farraginoso meccanismo che coinvolgerà gli assessorati di competenza.
Assegnati 50 milioni di euro all’Irfis per combattere il caro mutui. Alle famiglie siciliane, con un Isee inferiore a 30 mila euro, verranno erogati contributi in base all’aumento delle rate dei mutui verificatosi nel 2022 e nel 2023 per effetto della crescita dei tassi.
Circa 13 milioni di euro di contributi a sostegno di lavoratori e imprese del settore agricolo, agroalimentare e vitivinicolo. Sono il frutto di tre interventi distinti, voluti dal Governo regionale.
Altri 10 milioni e 700 mila euro sono in favore del personale regionale per l’anticipo dei pagamenti delle spettanze relative al rinnovo del contratto 2022/2024.
Sfumata la proroga fino al 31 gennaio 2024 per il cosiddetto straccia bollo che evitava di pagare sanzioni e interessi.
PD. "Nell'iter di approvazione del Collegato ter il Partito democratico ha dimostrato grande senso di responsabilità davanti a una manovra che avrebbe potuto utilizzare meglio i 600 milioni di euro messi a disposizione. Un contributo, il nostro, figlio anche della necessità di spendere queste risorse entro il 31 dicembre. Il giudizio complessivo resta negativo, ma nonostante tutto abbiamo messo questo governo nelle condizioni di lavorare". Così il deputato del Pd all'Ars, Nello Dipasquale, nel corso del suo intervento in Aula, dove a breve sarà votato il Ddl Collegato ter. "Il giudizio è negativo perché questo ddl, per volere del governo e della maggioranza, non affronta tutta una serie di emergenze alle quali invece andavano date risposte - aggiunge Dipasquale -. Tanti piccoli micro-finanziamenti ma nessun ristoro, ad esempio, per i danni subiti in questi mesi dall'agricoltura, né risorse per i laboratori di analisi e, quindi, per i servizi resi ai cittadini. Al contrario, sono stati inseriti 70 milioni per una operazione sul patrimonio immobiliare sulla quale esprimiamo forti dubbi".
Dipasquale è poi tornato sullo stralcio della cosiddetta 'norma salva-ineleggibili' dal testo del maxi-emendamento al Collegato: "Una norma assurda che il Pd è riuscito a bloccare prima ancora che gli stessi deputati che l'avevano proposta, e poi votata, in commissione Bilancio tornassero sui loro passi chiedendone la cancellazione con una buona dose di ipocrisia". Il deputato regionale del Pd ricostruisce così quanto accaduto in commissione Bilancio: "Quando ci siamo resi conto di cosa stavano per approvare, abbiamo abbandonato i lavori della commissione e ieri abbiamo posto lo stralcio di questa norma come condizione necessaria per potere andare avanti con l'esame del maxi emendamento. Abbiamo così ricevuto rassicurazioni dal presidente Galvagno, che ringrazio per la sua presa di posizione che ci ha garantito lo stralcio della norma".
ANCI. “Apprendiamo dai mezzi di informazione che ieri all’ARS si sarebbe tenuta una discussione che ha riguardato l’erogazione di risorse finanziarie ai comuni siciliani. Vogliamo evidenziare che l’Associazione dei comuni siciliani non ha preso parte a tale confronto e ritiene che, ancora una volta, si stia utilizzando un metodo che favorisce pochissimi penalizzando tanti”. Lo hanno detto Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’ANCI Sicilia, che aggiungono: “Auspichiamo che in un momento di grande crisi finanziaria per gli enti locali si abbandoni la logica del contributo e si dia a tutti i comuni l’opportunità di partecipare ad avvisi pubblici e trasparenti che prevedano criteri generali ed astratti”. “Riteniamo maggiormente legittimo ed equo – conclude il presidente dell’ANCI Sicilia - approvare norme di legge che per l’erogazione di risorse pubbliche agli enti territoriali prevedano la pubblicazione di avvisi pubblici da parte dei singoli Assessorati”.
NICOLA CATANIA. Fondi per interventi di manutenzione alle opere d’arte contemporanea di Gibellina e per il Cretto di Burri ma anche per l’istituto scolastico di Castelvetrano recentemente intitolato alla memoria di Giuseppe Di Matteo e per la strada che congiunge il centro abitato di Partanna all’autostrada A29. Ci sono contenuti anche questi interventi nel maxi-emendamento al collegato alla Finanziaria che è stato approvato oggi in Assemblea Regionale Siciliana. «Si tratta di interventi di cui nulla c’è da vergognarsi, seppur abbiamo assistito a polemiche e critiche sterili nei confronti dei componenti della Commissione bilancio – ha commentato l’onorevole Nicolò Catania, capogruppo vicario Fratelli d’Italia all’Ars – sono fondi che verranno assegnati ai Comuni per interventi mirati e a beneficio delle comunità della provincia di Trapani». Nello specifico le somme inserite riguardano opere pubbliche e promozione turistica. Tra gli interventi, 200 mila euro al Comune di Gibellina per la manutenzione delle opere d’arte contemporanea in paese e per il Cretto di Burri. Questo ultimo intervento è stato proposto unitamente tra l’onorevole Catania e il collega Gianfranco Micciché. Su richiesta dell’onorevole Catania e del collega Stefano Pellegrino (FI) sono stati inseriti 180 mila euro per il ripristino della viabilità sulla strada provinciale 84; 150 mila euro per la strada comunale “Torre di maggio” di Partanna; unitamente alla collega Cristina Ciminnisi (M5S) l’onorevole Catania ha fatto inserire la somma di 150 mila euro da destinare al Comune di Castelvetrano per interventi di ristrutturazione all’istituto scolastico recentemente intitolato alla memoria di Giuseppe Di Matteo, mentre 40 mila euro verranno assegnati al Comune di Campobello per l’allestimento di una biblioteca e di un caffè letterario in un bene confiscato. Nel maxi-emendamento sono stati previsti fondi anche per garantire il servizio a 36 ore per gli ASU sino al 31 dicembre, l’anticipo della 4a rata di trasferimenti ai Comuni e l’integrazione spese del fondo sanitario nazionale.
IMPIANTI DI RIFIUTI. “L’abolizione della distanza minima degli impianti rifiuti dai centri abitati è inaccettabile. Ci siamo opposti energicamente in tutte le sedi per farla stralciare, ma gli altri partiti non hanno avuto il coraggio di prendere una posizione chiara. Si poteva modificare, l’abolizione tout court rischia di farci buttare il bambino con l’acqua sporca. Bene lo stralcio della salva ineleggibili cui siamo sempre stati contrari. Nel testo non ci dovevano essere norme ordinamentali, come stabilito in capigruppo, ma le regole di ingaggio devono essere osservate anche dal governo, non solo dall’aula”. E’ questo il commento del capogruppo del M5S all’Ars, Antonio De Luca, al collegato ter approvato dall’aula con il voto contrario dei Cinquestelle. “Testo deficitario, in perfetto stile Schifani - dice Antonio de Luca. - Non solo, i tempi per consentire ai Comuni di utilizzare le somme derivanti dalle norme approvate sono troppo risicati, così rischiano di diventare carta straccia. Il governo ne prenda atto e si attrezzi per il futuro a portare le norme finanziarie in aula in tempi accettabili”. Per questo collegato – continua - noi abbiamo dato il nostro contributo, rimanendo in commissione bilancio fino all’ultimo per migliorare un testo che comunque è rimasto non condivisibile e per questo abbiamo votato contro”. Nel suo intervento in aula, Antonio De Luca ha anche inviato un messaggio al governo per la prossima finanziaria.
CIMINNISI. Centocinquantamila euro al Comune di Castelvetrano per ristrutturare i solai del Plesso Cadorna del II circolo didattico Giuseppe Di Matteo. Il finanziamento è stato approvato dall’ARS su proposta avanzata dalla deputata regionale trapanese del M5S, Cristina Ciminnisi, che ha presentato un emendamento allo stralcio della finanziaria regionale. «I bambini della scuola primaria del plesso Cadorna sono stati dirottati presso altre aule, con pesanti disagi per loro, per gli insegnanti e per il personale scolastico - rileva la deputata proponente -; dare una risposta rapida all’emergenza, già segnalata dal sindaco Enzo Alfano all’Ufficio regionale Edilizia Scolastica dell’Assessorato regionale all’Istruzione, era doveroso da parte dell’Assemblea e del Governo». L’emendamento approvato, consentirà al Comune di Castelvetrano di intervenire su intradosso ed estradosso dei solai ammalorati (in pratica la parte esterna e quella interna del tetto). «Mettere in sicurezza gli edifici scolastici, e tenere al riparo i nostri bambini da possibili incidenti, cedimenti, crolli e distacchi, deve essere, sempre, una priorità di tutti. In quest’ottica non posso che esprimere apprezzamento per come sia stata accolta, sia dal Governo Regionale, sia dall’aula, la mia proposta emendativa» conclude la deputata trapanese. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Castelvetrano Enzo Alfano: «Con questa somma possiamo dare corso immediato ai lavori di sistemazione del Plesso Cadorna. Nel ringraziare l’on. Ciminnisi e tutti i deputati che hanno colto l’urgenza dell’intervento, auspico che le somme vengano al più presto trasferite e che gli uffici tecnici comunali possano al più presto passare alla fase esecutiva e alla messa in opera del cantiere. Intendiamo far rientrare i nostri bambini al più presto nelle loro aule». “A parte alcune somme per consentire alle aziende sanitarie di coprire i debiti – ha detto - non ci sono fondi per la sanità e questo è totalmente inaccettabile, considerato lo stato comatoso in cui essa si trova. Se il testo non cambierà, noi siamo pronti a fare le barricate”.
CONSORZI DI BONIFICA E CANTINE SOCIALI. Circa 13 milioni di euro di contributi a sostegno di lavoratori e imprese del settore agricolo, agroalimentare e vitivinicolo. Sono il frutto di tre interventi distinti, voluti dal governo regionale e inseriti all'interno delle misure previste nelle variazioni di bilancio approvate all’Ars. Nel dettaglio, è previsto un finanziamento da 8 milioni di euro alle cantine sociali, misura che punta ad agevolare l'accesso al credito e ad abbattere l'aumento del costo dei mutui, dovuto ai continui rialzi dei tassi d’interesse da parte della Bce.Viene stanziato, poi, un contributo straordinario di 3,8 milioni di euro al Consorzio di bonifica 10 di Siracusa per coprire i debiti derivanti da una condanna esecutiva che ha causato il blocco di tutte le spese, compresa quella per gli stipendi. Per la riqualificazione e la riclassificazione del personale dell’Ente di sviluppo agricolo (Esa), infine, sono destinate risorse pari a un milione e duecentomila euro. «Il governo Schifani è in prima linea al fianco di lavoratori e imprese - afferma l'assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino - come dimostrano le tre misure appena approvate. Da un lato sosteniamo i produttori delle cantine sociali, vessati dall’aumento esponenziale dei tassi d’interesse. Dall'altro garantiamo una boccata d’ossigeno ai 42 lavoratori del Consorzio di bonifica 10, rimasti senza stipendio da mesi, e stanziamo le risorse necessarie per il rinnovo del contratto di lavoro del personale dell’Esa. Sono segni tangibili del nostro impegno a favore dei lavoratori di un comparto strategico per la Sicilia».