L'Antitrust ha avviato un'indagine sull'uso degli algoritmi del prezzo nel trasporto aereo passeggeri sulle rotte di collegamento tra la penisola e la Sicilia e la Sardegna, caratterizzate da particolari esigenze di mobilità. Lo fa sapere l'Autorità garante della concorrenza e del mercato. "Alla base di questa decisione - si legge in una nota - il fatto che, in concomitanza con la ripresa della domanda di trasporto aereo passeggeri, a partire dal 2022, sono stati rilevati, da soggetti istituzionali e non, livelli di prezzo elevati in corrispondenza dei periodi di picco di domanda".
L'indagine arriva ad un anno dalla denuncia all'Antirust da parte di Schifani e dopo le tante polemiche e i decreti che dovevano mettere un tetto alle tariffe dei biglietti aerei, ma anche le minacce di tagliare le rotte da parte di Ryanair.
Alla fine un nulla di fatto, con i biglietti degli aerei che, da e per la Sicilia, specie per il periodo delle festività diventano impossibili per lavoratori e studenti.
Dal 1° dicembre la Regione Siciliana per contrastare il caro voli, farà gli sconti sul costo dei biglietti aerei per tutti i residenti in Sicilia.
"Le compagnie aeree adottano da anni - spiega l'Antitrust - sistemi di definizione dei prezzi che, grazie all'uso di algoritmi e di software per il trattamento dei dati, differenziano e adattano nel tempo i costi dei voli. Negli ultimi anni il grado di automatizzazione e di sofisticazione di questi sistemi è notevolmente aumentato, sia per la crescita esponenziale delle informazioni trattabili sia per l'evoluzione tecnologica. In prospettiva, l'utilizzo di tecniche di intelligenza artificiale e machine learning potrebbe consentire l'uso di algoritmi di auto-apprendimento, in grado di elaborare nuovi criteri di definizione dei prezzi. L'attività di indagine riguarderà i possibili effetti negativi sul funzionamento del mercato e sulle condizioni di offerta ai consumatori legati all'uso degli algoritmi di prezzo, nel contesto di riferimento. L'indagine approfondirà anche le modalità di comunicazione al pubblico dei prezzi dei biglietti aerei e delle loro diverse componenti".
Così sull'indagine dell'Antitrust intervenono Stefano Pellegrino e Marcello Caruso, rispettivamente capogruppo all'ARS e Cordinatore regionale di Forza Italia: "L'avvio dell'indagine da parte dell'Antitrust sul "caro-voli", che fa esplicito riferimento ai rilievi mossi nei mesi scorsi da diversi soggetti istituzionali fra cui certamente e prima di tutti il Governo regionale, conferma quanto da mesi sosteniamo e cioè che a danno dei siciliani e della Sicilia si è configurato e si configura tutt'ora un'azione che non ha niente a che vedere con il libero mercato e la concorrenza. Bene ha fatto il Presidente Schifani in questi mesi a porre con forza la questione a tutti i livelli istituzionali e bene ha fatto da ultimo con l'adozione di un provvedimento che intanto, in attesa che l'azione delle Autorità Antitrust italiana ed europea facciano luce su quanto avvenuto, mette un freno alle tariffe venendo incontro alle necessità delle fasce più deboli della popolazione. Forza Italia continuerà a fare di questa battaglia un punto centrale della propria azione, supportando il Governo in ogni azione che sarà intrapresa a tutela dei siciliani."
Questo, invece, l'intervento della senatrice di Forza Italia, Daniela Ternullo.“Va nella giusta direzione l’indagine avviata dall’Antitrust sull’uso degli algoritmi di prezzo per i voli di collegamento con la Sicilia e la Sardegna. È inaccettabile che ci sia chi approfitta dei periodi di picco delle domande per alzare alle stelle i costi dei biglietti. Ed è ancor più importante che questa azione sia stata avviata adesso, prima del periodo natalizio, quando chi lavora o studia fuori regione vorrà ricongiungersi con le proprie famiglie. Non si può lucrare minando il sacrosanto diritto alla mobilità di tutti i cittadini”.